New York, 27 Febbraio 2025 – C’è grande attesa per il vertice di domani che vedrà in un incontro riservatissimo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky impegnato alla Casa Bianca con Donald Trump (che preme sulla restituzione dei soldi prestati a Kiev dalla precedente amministrazione) per trovare un accordo de valore di circa 500miliardi di dollari in merito alle Terre rare e aggiungere così un tassello verso la fine del conflitto.
Argomento piuttosto complesso su cui l’Ucraina ha mandato un chiaro messaggio poiché in gioco non ci sono solamente le Terre rare ma anche il futuro del Paese e il sostegno degli Usa, oltre alle tanto richieste garanzie di sicurezza. Al momento non si hanno maggiori informazioni su cosa preveda la bozza che i due leader affronteranno, anche se, stando ai media statunitensi, non sembra far riferimento ad alcun esplicito impegno da parte di Washington. Unica certezza l’impegno del Tycoon verso “un accordo finale buono” per entrambe le parti.
Secondo indiscrezioni di fonti anonime, Zelensky domenica sarà impegnato nel Regno Unito per un vertice sulla sicurezza e la difesa con Keir Starmer e altri leader europei.
Rubio: «Accordo Terre rare, buono per Kiev»
Come riporta l’agenzia di stampa Tass una delegazione russa è arrivata a Istanbul per un incontro con il console generale americano per discutere sul lavoro delle rappresentanze diplomatiche, come anticipato ieri dal ministro degli Esteri russo Sergej Viktorovič Lavrov. Intanto, il segretario di Stato Usa Marco Rubio, in una intervista per Fox News, ha parlato dell’accordo sulle Terre rare definendolo «buono per l’Ucraina poiché useranno le loro risorse non solo per ripagare i contribuenti americani ma per sviluppare l’economia ucraina. Penso sia un grande accordo per loro e giusto per noi».
Parlando poi delle garanzie di sicurezza, ha affermato che queste consistono nel fatto che gli Usa adesso sono i loro “partner in qualcosa di importante”, sottolineando però che l’Ucraina ha bisogno di un un deterrente, «qualcosa che dimostri che un eventuale futuro attacco possa costare molto» individuando il coinvolgimento dei leader europei come parte importante di questo piano di deterrenza.
Vertice europeo
Proprio su un maggiore coinvolgimento dell’Ue, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa ha invitato Zelensky a partecipare al prossimo vertice europeo atteso per il 6 marzo a Bruxelles. “C’è un nuovo slancio, che dovrebbe portare a una pace globale, giusta e duratura” si legge nella lettera di invito del Ventisette, che sottolinea quanto sia importante “confrontarci su come supportare ulteriormente l’Ucraina e sui principi che dovrebbero essere rispettati in futuro. L’Ue e i suoi Stati membri sono pronti ad assumersi maggiori responsabilità per la sicurezza dell’Europa”.