Sinner potrebbe perdere il primato Atp

 

5 Febbraio 2025 – Domenica 4 maggio 2025. È questo il giorno in cui finirà la sospensione di Jannik Sinner dopo l’accordo con la WADA per il caso clostebol. Fino a quel giorno l’azzurro non potrà scendere in campo e non potrà difendere i punti che aveva guadagnato lo scorso anno. Sinner scarterà 1.600 punti e alla vigilia degli Internazionali d’Italia (il torneo del rientro) avrà 9.730 punti nel ranking Atp. Punteggio che, al momento, gli garantirebbe comunque di confermarsi il n. 1 al Mondo.

La vicenda

Jannik Sinner e l’Agenzia mondiale antidoping (WADA) si sono accordati sulla sanzione che il campione dovrà scontare in merito al caso clostebol per cui era stato prosciolto l’estate scorsa dall’ITIA (International Tennis Integrity Agency). In virtù di questo lodo consensuale decade il ricorso davanti al Tas: nessuna udienza il prossimo 16-17 aprile. Sinner resterà fermo dal 9 febbraio al 4 maggio (ma potrà allenarsi dal 13 aprile). Salterà 4 Master 1000, ma potrebbe tornare in campo a Roma.

«Questo caso pendeva su di me ormai da quasi un anno e il processo ancora aveva un tempo lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno», ha commentato Sinner. «Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della Wada siano una protezione portante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta di risolvere il procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi».

L’associazione di Djokovic attacca

Sul caso arriva anche la presa di posizione del PTPA (Professional Tennis Players Association): «Non importa per chi fai il tifo, alcune cose ormai sono chiare. Il “sistema” non è un vero sistema. È un club. La presunta discrezione caso per caso è, in realtà, solo una copertura per accordi su misura, trattamenti ingiusti e decisioni incoerenti. Non si tratta solo di risultati diversi per giocatori diversi. È la mancanza di trasparenza, di un processo chiaro, di coerenza. La mancanza di credibilità nell’insieme di enti responsabili della regolamentazione del nostro sport e degli atleti. La mancanza di impegno da parte di ATP, WTA, Grand Slam, ITIA e WADA nel riformare e creare un sistema equo e trasparente per il futuro. Questo pregiudizio è inaccettabile per tutti gli atleti e dimostra una profonda mancanza di rispetto per ogni sport e per i suoi tifosi. È tempo di cambiare. E lo cambieremo».

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