Bruxelles, 10 Febbraio 2025 – “L’Ue non vede nessuna giustificazione valida per l’imposizione dei dazi alle sue esportazioni. Reagiremo per proteggere gli interessi delle imprese, dei lavoratori e dei consumatori europei da misure ingiustificate”, si legge in un comunicato emanato dalla Commissione europea.
“L’imposizione di dazi sarebbe illegale ed economicamente controproducente, soprattutto se si considerano le catene di produzione profondamente integrate che l’Unione europea e gli Usa hanno creato attraverso il commercio e gli investimenti transatlantici. Le tariffe sono essenzialmente tasse. Imponendo tariffe, gli Usa tasserebbero i propri cittadini, aumentando i costi per le aziende e alimentando l’inflazione. Inoltre, le tariffe accrescono l’incertezza economica e interrompono l’efficienza e l’integrazione dei mercati globali”, si legge ancora nel comunicato.
Cosa potrebbe fare l’Ue
Anti–coercizione, antitrust e dazi mirati sono tra le misure che l’Unione europea potrebbe adottare in risposta ai dazi di Donald Trump, ma secondo gli esperti potrebbero entrare in gioco anche i bilanci della difesa. Pur ribadendo che il commercio tra i due Paesi va a vantaggio di entrambi i blocchi, con un surplus di merci di 155,8 miliardi per gli europei e un surplus di servizi di 104 miliardi per gli statunitensi, Bruxelles sta affinando la sua strategia e rivedendo le sue armi commerciali.
L’alluminio e l’acciaio erano già stati al centro di una disputa commerciale tra le due sponde dell’Atlantico durante il primo mandato di Trump. All’epoca gli Usa imposero dazi del 25 per cento sull’acciaio Made in Ue e del 10 per cento sull’alluminio, adducendo come motivazione la “sicurezza nazionale”. L’Unione europea in risposta ha tassato il whisky Bourbon, le Harley–Davidson e una serie di altri prodotti. Le tariffe sono state sospese durante l’amministrazione Biden, ma la revoca è valida solo fino a marzo di quest’anno.