Ue cerca soluzioni per i presunti dazi Usa

Bruxelles, 3 Febbraio 2025 – L’Ue «può reagire alle politiche tariffarie con politiche tariffarie», ha avvertito il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in risposta ai probabili dazi al commercio annunciati dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

 

«Se dobbiamo farlo, lo faremo, ma la prospettiva e l’obiettivo dovrebbero essere quelli di procedere in modo tale che le cose si riducano alla cooperazione», ha aggiunto il leader.

Cercare soluzioni

«Se sarà attaccata» da un punto di vista commerciale «l’Europa dovrà farsi rispettare e reagire», ha sostenuto il presidente francese Emmanuel Macron.

«Dobbiamo fare di tutto per evitare questa guerra dei dazi, totalmente inutile e stupida», ha dichiarato il premier polacco Donald Tusk, aggiungendo che «non possiamo perdere il buon senso, non possiamo perdere la consapevolezza dei nostri interessi. Allo stesso tempo, non possiamo perdere il nostro rispetto per l’Europa e la fiducia in noi stessi. Non è facile, ma vedremo».

«Una cosa è chiara: l’Ue deve agire come un’unica entità», ha sostenuto il premier irlandese, Micheál Martin, aggiungendo che il rapporto commerciale con gli Usa è il maggiore del blocco e che l’inflazione conseguente ai dazi «danneggerà i cittadini».

La prima ministra danese, Mette Frederiksen, ha affermato che la Danimarca coopererà e risponderà ai dazi statunitensi.

Moderazione

Di tono diverso le dichiarazioni di Viktor Orban. “Qui a Bruxelles regna il caos più totale, abbiamo bisogno di un cambiamento, non possiamo continuare con la guerra, non possiamo continuare a sostenere la migrazione”, ha scritto su Facebook il premier ungherese, “Io e i patrioti ci stiamo lavorando oggi, dobbiamo occupare Bruxelles”.

I 27 leader dell’Ue hanno tuttavia sottolineato il “valore del partenariato dell’Ue con Washington, che ha radici profonde ed è destinato a durare nel tempo”, e hanno concordato sulla necessità di trovare soluzioni.

La responsabile della politica estera dell’Unione europea, Kaja Kallas, ha affermato infatti che una guerra commerciale con Usa «non avrebbe vincitori», sottolineando che i dazi avrebbero un impatto sui posti di lavoro e sui prezzi e la Cina se ne avvantaggerebbe.

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