Mps lancia offerta pubblica di scambio per Mediobanca

 

Siena, 24 Gennaio 2025 – Monte dei Paschi di Siena (Mps) lancia un’offerta pubblica di scambio su Mediobanca per un valore si 13,3 miliardi di euro e offre un premio del 5,0% sul prezzo di chiusura di Borsa, offrendo 23 azioni per ogni 10 portate in adesione. A renderlo noto è lo stesso istituto bancario (forte del recente ingresso dei nuovi azionisti Caltagirone e Del Vecchio) tramite una comunicazione al termine di una lunga riunione del Consiglio di amministrazione Mps in cui ipotizza di giungere al completamento dell’esecuzione dell’offerta pubblica entro il terzo trimestre di quest’anno.

L’offerta” – si legge nella nota – “è subordinata al conseguimento del 66,67% del capitale di Piazzetta Cuccia e permetterà una spinta nell’utilizzo delle imposte anticipate (dta) detenute dalla banca, con un valore attuale netto stimato a beneficio degli azionisti di Mediobanca aderenti all’offerta di 1,2 miliardi, pari a circa il 10% dell’attuale valore di mercato”.

Il piano

La manovra di acquisizione di Mediobanca da parte di Monte dei Paschi di Siena dovrebbe dare una spinta in più al piano industriale 20242028 dell’istituto senese, grazie a uno sviluppo di nuovi modelli di servizi dedicati come ad esempio quelli deputati alla crescita del settore business, al nuovo approccio di rischio “zero-based” e per le offerte alle famiglie inerenti i prestiti. Alla base infatti c’è la creazione di un nuovo campione nazionale nel settore bancario che, grazie a questa offerta “si piazza al terzo posto nei segmenti chiave tramite una combinazione dei principali player del settore (retail; commercial banking e investimenti) e con una grande diversificazione dei servizi offerti” come sottolineato in una nota da Luigi Lovaglio amministratore delegato di Monte dei Paschi.

Secondo gli esperti tale piano potrebbe generare un rientro sul capitale di circa il 14% generando pertanto quasi 700 milioni di euro l’anno (300 milioni da ricavo, 300 di costo e 100 di funding). Con una influenza sull’accelerazione nell’uso delle dta per 1,2 miliardi potrebbe spingere Mps a influenzare le stesse Generali di cui Mediobanca al momento possiede il 13,1%.

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