Roma, 19 Gennaio 2025 – «Rovescerò questo Governo se l’esercito non tornerà a combattere in modo da permetterci di prendere il controllo dell’intera Striscia di Gaza e a governarla»: questa la dichiarazione del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, poco dopo l’avvio del cessate il fuoco nella Striscia di Gaza che, tra le altre cose, prevede anche l’uscita parziale e graduale delle truppe israeliane.
Le parole dell’esponente dell’estrema destra israeliana
Come riferisce il Times of Israel, citando un’intervista rilasciata ad Army Radio, Smotrich ha attaccato il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, il tenente generale Herzi Halevi, definendolo “debole nella strategia”: «Israele deve occupare Gaza e creare un Governo militare temporaneo perché non c’è altro modo per sconfiggere Hamas». L’esponente della destra estrema aggiunge: «Se fossi il primo ministro, direi al capo di stato maggiore: “Questa è la mia politica; se non la esegui, torni a casa”».
L’accordo tra Israele e Hamas per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi israeliani ha creato un terremoto nel Governo del primo ministro Benjamin Netanyahu che, dalla sua istituzione, è stato definito dagli analisti “il più a destra” della storia. Stamani infatti, in segno di protesta, ha lasciato l’esecutivo il ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben–Gvir. Con lui, lasciano anche altri due ministri: Yitzhak Wasserlauf e Amichai Eliyahu.
Accordo con Hamas crea sconquassi e forse caduta del Governo
L’accordo di cessate il fuoco, ratificato nella notte tra venerdì e sabato tramite il sì di 24 ministri, ha creato grossi problemi nell’esecutivo con ben otto contrari. Ora ci si aspetta che, dopo le dimissioni del leader di Potere ebraico (Otzma Yehudit), lasceranno anche i sei parlamentari del partito nazional–religioso, privando Netanyahu della maggioranza di 61 parlamentari alla Knesset necessaria per governare.
L’estate scorsa, l’allora alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue, Josep Borrell, aveva chiesto all’Unione – senza successo – di spiccare sanzioni contro Smotrich e Ben–Gvir per le frasi pronunciate dai due ministri, in cui incoraggiavano l’affamamento completo della popolazione di Gaza per ottenere il rilascio degli ostaggi israeliani.