Influenza, nuovo picco a metà gennaio

Roma, 9 Gennaio 2025 – Il nuovo picco arriverà a metà gennaio e inevitabilmente farà lievitare il numero di malati costretti a casa per almeno una settimana. L’influenza Australiana ha colpito circa 5 milioni di italiani, e in questi giorni farà ancora più vittime, si suppone almeno raddoppiando il numero dei contagiati. Raffreddore, tosse, mal di gola, febbre e dolori muscolari, sono tra i sintomi.

 

I medici di famiglia infatti sostengono che, con la riapertura delle scuole dopo le festività natalizie, i virus si diffonderanno maggiormente e secondo le previsioni dell’Istituto superiore di sanità, il picco dovrebbe arrivare tra metà e fine gennaio.

Napoli

Pronto soccorso dei presidi ospedalieri intasati, già dalle festività natalizie, con un ulteriore aggravamento di accessi nella prima settimana del nuovo anno, a causa dell’influenza. L’Asl Napoli 1 Centro è corsa ai ripari e con un provvedimento a firma del direttore sanitario Maria Corvino e del direttore generale Ciro Verdoliva ha disposto la sospensione, limitatamente all’area medica, “dell’attività di elezione ospedaliera (il blocco dei ricoveri programmati, ndr) fatta eccezione” – recita l’atto – “per le patologie oncologiche non differibili o comunque già programmate a breve”. La comunicazione è stata inviata a tutti i presidi ospedalieri che afferiscono all’Azienda sanitaria, compresi quelli privi di pronto soccorso (o con le attività degli stessi sospese) che sono comunque coinvolti: le direzioni sanitarie sono state avvisate, infatti, che è presso questi ospedali che saranno trasferiti i pazienti eventualmente in “sovrannumero”.

Il provvedimento ha per il momento validità fino al 31 gennaio prossimo. A renderlo necessario sono stati i disagi causati da un “iperafflusso di pazienti nei pronto soccorso “tale da congestionare ogni percorso assistenziale finalizzato alla dimissione ovvero al ricovero dei pazienti”. Se si pensa che da Capodanno alle ore 24 del 4 gennaio si sono registrati 2.032 accessi e che il trend non è diminuito nemmeno a ridosso dell’Epifania, il provvedimento era in pratica annunciato e ricalca gli atti già assunti negli anni passati per gli stessi motivi: un eccessivo ricorso agli ospedali per stati influenzali.

Pesaro

Al pronto soccorso del San Salvatore della Città di Pesaro si sono presentate 341 persone in una sera per l’influenza. Non è andata meglio nei giorni precedenti, con una media di 320 accessi, molti di più anche rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Così ieri, il direttore generale Alberto Carelli, con il direttore sanitario Edoardo Berselli, ha fatto quello che non era mai accaduto: aprire in via straordinaria i locali attigui al Pronto soccorso, per avere otto posti letto in più da destinare alla “osservazione temporanea” dei pazienti – perlopiù anziani – che necessitano di un monitoraggio continuo. Otto letti che sono già pieni. Ma una stanza in più serve a poco se non hai personale dedicato.

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