Bologna, 30 Novembre 2024 – C’erano anche le medaglie d’argento di Parigi 2024 nella disciplina quattro di coppia, Luca Chiumento e Andrea Panizza, e la finalista in otto femminile Elisa Mondelli a consegnare all’Istituto ortopedico “Rizzoli” di Bologna i fondi raccolti grazie all’iniziativa “Challenge Filippo Mondelli” da destinare alla ricerca sui tumori delle ossa.
Il challenge, spiegano dal “Rizzoli”, è consistito in «una gara di beneficenza al remoergometro (vogatore, ndr) organizzata dalle Fiamme gialle assieme all’associazione “Io sono Filippo Aps”, di concerto con il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Sabaudia (Latina)», si è svolto online dal 10 al 16 giugno e ha raccolto «7.300 euro che, per volere dei familiari di Filippo, è destinata alla struttura Osteoncologia, Sarcomi dell’osso e dei tessuti molli e Terapie innovative dell’Istituto, a sostegno dei progetti di ricerca portati avanti tra laboratori e reparti» (studio preclinico per l’identificazione di nuovi agenti terapeutici per i pazienti affetti da sarcomi ossei).
Le altre dichiarazioni
Soddisfatto il direttore generale del “Rizzoli” Anselmo Campagna, che sottolinea come «l’incontro con il Gruppo sportivo della Guardia di Finanza rappresenti un importante appuntamento, sentito da tutto il personale», mentre il direttore del reparto di Osteoncologia Toni Ibrahim evidenzia che «questi momenti ci servono per caricarci dell’energia necessaria per non arrendersi nel lavoro di ricerca per conoscere e combattere i tumori dell’apparato muscoloscheletrico, tra cui l’osteosarcoma», malattia che colpì Filippo Mondelli, campione mondiale di canottaggio delle Fiamme gialle, oro nel quattro di coppia (insieme a Panizza, Rambaldi, Gentili) a Plovdiv 2018.
L’incontro è proseguito con la visita al laboratorio 3D dell’Istituto guidato da Alberto Leardini, che ha illustrato «le attività di progettazione di protesi personalizzate stampate in 3D, usate anche per i pazienti che, a seguito della rimozione di un tumore, subiscono una grande perdita di osso e necessitano di un impianto su misura per riacquistare la piena funzionalità delle articolazioni colpite».