Roma, 28 Novembre 2024 – Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini è intervenuto per precettare lo sciopero generale previsto domani 29 novembre che interessa ogni settore dal pubblico al privato che incroceranno le braccia per otto ore. Tra questi anche quello della mobilità che però, dopo l’intervento del ministro, avrà una durata di 4 ore dalle 9 alle 13. Gli unici a non aderire alle proteste sono Trenitalia e Italo avendo già manifestato 5 giorni fa.
Situazione analoga per il trasporto aereo dove l’Enac ha predisposto un elenco di voli garantiti, mentre Ita Airways rende nota la soppressione di alcuni.
Scontro tra ministero e sindacati
La decisione del ministro di precettare lo sciopero generale di domani ha suscitato numerose polemiche da parte dei sindacati che fanno sapere di essersi rivolti al Tar, anche se ciò non avrà comunque alcuna implicazione in termini reali poiché non annullerebbe de facto quanto stabilito. «Prendiamo atto che in questo tentativo di conciliazione, per il quale eravamo convocati, il ministro non era interessato a conoscere le ragioni tecniche e normative e le motivazioni del perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale nei tempi e nelle modalità con cui lo abbiamo proclamato» afferma Maria Grazia Gabrielli a segreteria nazionale della Cgil.
Maurizio Landini attacca il leader del Carroccio invitandolo a pensare ai problemi della mobilità «365 giorni l’anno, non solamente in occasione di scioperi».
Le richieste
Lo sciopero generale di domani, infatti, segue la protesta del mondo sanitario e ferroviario indetto dai sindacati Cgil e Uil che chiedono al Governo di rivedere la manovra economica e aumenti per pensioni, salari, maggiori finanziamenti per i settori pubblici come quello della sanità, dell’istruzione (compresa l’università), servizi pubblici e nuove politiche industriali oltre che migliori condizioni di lavori e di sicurezza per i dipendenti. La Confederazione Cobas, inoltre, chiede il rinnovo dei contratti anche in considerazione dell’inflazione reale e la riduzione generalizzata dell’orario di lavoro e l’introduzione per legge del salario minimo.