Kiev, 27 Novembre 2024 – A Sumy, in Ucraina, ieri sera un raid russo ha colpito un’officina di riparazione auto e ha danneggiato anche un edificio residenziale nelle vicinanze e un asilo. Il bilancio delle vittime è di due morti. Secondo Volodymyr Zelensky i primi resoconti suggeriscono che si sia trattato di un attacco con un sistema di lancio di razzi multipli. Il presidente ucraino ha poi ribadito che «l’unico modo per difendersi da tali attacchi è distruggere le armi russe e i sistemi di lancio sul territorio russo».
Nella notte tra martedì e mercoledì le forze russe hanno attaccato l’Ucraina con 89 droni, 36 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree di Kiev nelle Regioni della Capitale, di Chernihiv, di Sumy, di Kharkiv, di Poltava, di Zhytomyr, di Khmelnytskyi e di Mykolaiv. La caduta dei rottami dei velivoli senza pilota ha danneggiato edifici, proprietà private e condominiali. Altri cinque droni russi hanno lasciato lo spazio aereo ucraino dirigendosi verso la Bielorussia, la Russia e i territori occupati.
La notte precedente la Russia ha lanciato 188 droni contro l’Ucraina, segnando un record di lanci da parte di Mosca in un singolo attacco. Le difese aeree di Kiev hanno fatto sapere di aver abbattuto 76 droni in 17 Regioni. «Sono quasi duecento prove che le ambizioni russe sono del tutto lontane da qualsiasi idea di pace reale», ha dichiarato Zelensky nel suo discorso quotidiano.
L’Ucraina risponde con i missili Atacms
Invece da Mosca arriva la denuncia di due nuovi attacchi sulla Regione di Kursk con missili americani Atacms. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che “sono in preparazione azioni di risposta”. Inoltre ha rivelato che la difesa aerea russa ha distrutto 39 droni lanciati dall’Ucraina contro sette Regioni. Ventiquattro abbattuti in quella di Rostov, cinque nel Brjansk, tre droni in ciascuna delle regioni di Belgorod e Kursk, uno a Oryel, un altro in quella di Voronezh e altri due aeromobili in Crimea.