New York, 26 Novembre 2024 – Firmare un ordine esecutivo che imporrà dei dazi per Messico, Cina e Canada e tutti i prodotti da loro importati. Questo è quanto Donald Trump, neoeletto presidente, ha promesso di mettere in atto come prima cosa una volta insediatosi ufficialmente alla Casa Bianca a partire da gennaio.
Nello specifico parla di tariffe doganali del 25% per Messico e Canada con un ulteriore 10% per la Cina finché il Governo non interverrà per bloccare il contrabbando di droghe come il Fentanyl che rappresenta un grande problema sociale per il Paese. A darne la notizia è lo stesso Dondald Trump sul suo social network Truth, dove scrive che i dazi “rimarranno in vigore per tutti quei prodotti in arrivo negli Usa fino a quando non cesserà il traffico di droga e di immigrati clandestini”. Inoltre, solleva alcune critiche nei confronti di Pechino per non aver mantenuto le promesse fatte in merito (pena di morte per i trafficanti colti in fragrante): “Ho avuto molti colloqui con la Cina sulle enormi quantità di droga, in particolare Fentanyl, spedite negli Usa, ma senza alcun risultato”, per questo la tariffa aggiuntiva del 10% spiega.
Discorso analogo per il Messico preso di mira durante la campagna elettorale.
Le reazioni
Le dichiarazioni di Trump giunte in concomitanza con la decisione del giudice di accogliere la richiesta di archiviazione per le accuse rivolte al Tycoon in merito ai fatti di Capitol Hill, hanno suscitato immediate reazioni da parte di Pechino, dove Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese a New York, ha sottolineato come «la reciproca cooperazione economica e commerciale sia vantaggiosa per Usa e Cina» sottolineando come già in seguito all’accordo del 2023 tra i presidenti Xi Jinping e Joe Biden, Pechino ha delle misure di contrasto al traffico di droga.
Sulla stessa linea il Canada dove in una dichiarazione congiunta il viceprimo ministro, Chrystia Freeland, e il ministro della sicurezza pubblica, Dominic LeBlanc, parlano del rapporto con gli Usa come “uno dei più stretti soprattutto in termini di sicurezza alle frontiere e di rapporti commerciali” aggiungendo inoltre che il Canada è il maggior importatore dagli Usa.