Bruxelles, 24 Novembre 2024 – Ue «pronta a stanziare 200 milioni di euro alle forze armate libanesi», a riferirlo l’Alto rappresentante dell’Unione europea, Josep Borrell, durante un punto stampa a Beirut, riferendo di aver chiesto al premier del Libano, Najib Mikati «con cosa e come l’Ue può supportare l’esercito non solo finanziariamente ma anche tecnicamente».
Ha, anche, lanciato un allarme affermando che «il Libano si trova sull’orlo del collasso circa due mesi dopo l’inizio delle operazioni militari israeliane sul suo territorio. A settembre arrivai qui sperando ancora che si potesse impedire una guerra a tutto campo di Israele contro il Libano. Due mesi dopo il Libano è sull’orlo del collasso».
«Come Unione europea supportiamo i cittadini del Libano, le sue forze armate e le sue Istituzioni», ha evidenziato Borrell, precisando tuttavia che la possibilità di «un cessate il fuoco e di una soluzione di lungo termine è nelle mani delle parti. È la sola via percorribile. I leader del Libano devono assumersi la loro responsabilità iniziando a eleggere un presidente e ponendo fine a un vuoto di potere durato due anni», ha ammonito Borrell, dopo aver incontrato anche il presidente del parlamento libanese Nabih Berri.
Parlando alla stampa, inoltre, si espresso sulla missione Onu in Libano: «L’Unifil ha il forte supporto dell’Ue. Feriti 4 italiani solo qualche giorno fa. Attacchi del tutto inaccettabili». Infine ha ribadito il sostegno anche all’Unrwa, che «ha un ruolo insostituibile a Gaza ma anche qui in Libano».
Mandato d’arresto
In precedenza l’alto rappresentante si era anche espresso sulla decisione della Cpi (Corte penale internazionale) di spiccare mandati d’arresto nei confronti del premier israeliano Benyamin Netanyahu e dell’ex ministro della Difesa Yoav Gallant, affermando che «non ha nulla a che fare con l’antisemitismo e non è una decisione politica. Sono allarmato dall’estrema politicizzazione delle reazioni alla decisione della Corte. Voglio alzare la mia voce a sostegno della Cpi e ricordare che le sue decisioni sono vincolanti per i Paesi Ue».