Tel Aviv, 24 Novembre 2024 – Il rabbino israelo-moldavo, Zvi Kogan, ritrovato morto negli Emirati Arabi Uniti. Era scomparso nel Paese arabo da giovedì e la sua auto individuata ieri, sabato 23 novembre, abbandonata ad Al-Ain, a circa 90 minuti da Dubai. A renderlo noto l’ufficio del primo ministro emiratino e il ministero degli Esteri in una nota congiunta. Israele ritiene che sia stato un omicidio e afferma che si tratta di un episodio di “terrorismo antisemita” e promette di usare tutti i mezzi a sua disposizione per portare gli assassini davanti alla giustizia. Secondo alcuni media israeliani, che riportavano i timori di servizi di intelligence e di sicurezza, Kogan sarebbe stato rapito da cittadini uzbeki, presumibilmente incaricati dall’Iran e poi fuggiti in Turchia, e assassinato.
Zvi Kogan si trovava ad Abu Dhabi da quando Israele ha normalizzato i legami con gli Emirati Arabi Uniti alla fine del 2020. Inoltre era imparentato con il rabbino Gavriel Holtzberg, assassinato insieme alla moglie in un attacco terroristico alla Nariman Chabad House di Mumbai nel 2008, secondo quanto riferito da Channel 12 news.
Un attacco antisemita
“Questo vile attacco antisemita ci ricorda l’inumanità dei nemici del popolo ebraico”, scrive su X il presidente israeliano, Isaac Herzog. “Non ci impedirà di continuare a far crescere la comunità fiorente negli Emirati Arabi Uniti o altrove”.
Il ministro israeliano della Difesa, Israel Katz, ha affermato che l’uccisione del rabbino è stato un «crimine terroristico antisemita codardo e spregevole. Lo Stato di Israele non si fermerà né resterà in silenzio finché i responsabili di questo atto criminale non pagheranno per le loro azioni», ha sottolineato in una dichiarazione riferita da Times of Israel.
Sconsigliati i viaggi non essenziali negli Emirati
Il Consiglio per la sicurezza nazionale di Tel Aviv ribadisce le sue raccomandazioni per i viaggi nel Paese del Golfo, sconsigliando tutti quelli non essenziali, e affermando che permane una minaccia contro Israele e gli ebrei nel Paese. “Evitare di visitare attività commerciali, luoghi di ritrovo e di intrattenimento identificati con la popolazione israeliana ed ebraica“, afferma inoltre l’avviso. “Mantenere una maggiore vigilanza nei luoghi pubblici (inclusi ristoranti, hotel, bar, ecc.). Evitare di esporre simboli israeliani. Collaborare con le forze di sicurezza locali, seguire le loro istruzioni e segnalare immediatamente eventuale esposizione ad attività terroristiche”.