Roma, 23 Novembre 2024 – Brutte notizie per chi viaggia in treno. Dopo lo sciopero che ha visto coinvolto il mondo della sanità, contrario alla nuova manovra finanziaria del Governo Meloni, a incrociare le braccia è il settore ferroviario il cui servizio sarà sospeso per 24 ore a partire dalle 21 di oggi fino alle 21 di domani 24 novembre. A indirlo alcune sigle sindacali tra cui l’Usb (Unione sindacale di base) e riguarderà il personale di Fs italiane, Italo, Trenitalia, Trenord, Trenitalia Tper.
In una nota Fs ha avvisato i viaggiatori che lo sciopero potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione ferroviaria e causare la cancellazione totale o parziale di alcuni treni come Intercity, Frecce e Regionale con effetti che potrebbero portarsi oltre la fine della protesta.
Le motivazioni
Tra le motivazioni, spiegano i sindacati, c’è la richiesta di rinnovo del contratto collettivo nazionale, oramai scaduto da tempo, e di migliori condizioni oltre a una maggiore tutela sia per quanto riguarda la sicurezza che la salute dei lavoratori. In una nota scrivono che “il Garante ha aumentato i servizi minimi garantiti con una interpretazione capziosa della normativa, abusando per l’ennesima volta delle prerogative previste dalla legge”. L’Autorità, infatti, nel corso dello sciopero del 14 novembre aveva invitato Uil e Cgil a escludere dalle proteste i settori del trasporto, della giustizia e della sanità, soprattutto in vista dello sciopero generale programmato per il 29.
La motivazione sembrerebbe essere la violazione della “rarefazione oggettiva”: mancato rispetto dell’intervallo minimo di 10 giorni tra uno sciopero e l’altro indetti da un settore specifico.
Il “caso” del 29
Lo sciopero generale del 29 novembre infatti è finito al centro di un acceso scontro tra il Governo, Uil e Cisl (sindacati promotori), i cui rappresentanti, Pierpaolo Bombardieri e Maurizio Landini, hanno chiesto di attuare delle modifiche alla manovra di bilancio per aumentare salari, pensioni, istruzione, sanità servizi pubblici e politiche industriali. Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, in merito alla vicenda ha dichiarato che anche se il diritto allo sciopero è sacro, come le richieste avanzate, «è altrettanto sacro il diritto al lavoro di tutti gli altri italiani che non scioperano» per questo si dice pronto a intervenire nel caso non venissero rispettate le fasce di garanzia.