Strasburgo, 21 Novembre 2024 – Dopo le numerose critiche e dibattiti in merito alle nomine per il nuovo esecutivo della Commissione Ue, che rischiavano di far cadere anche Ursula von der Leyen, finalmente i gruppi politici della maggioranza hanno trovato un accordo sui futuri sei commissari tra cui Raffaele Fitto e Teresa Ribera, quest’ultima finita al centro di uno scontro (c’è chi ne chiede le dimissioni) a causa delle recenti alluvioni di Valencia che hanno procurato numerose vittime.
L’accordo
La decisione è giunta quando Ppe, Renew e S&D hanno siglato un accordo in nove punti, anche per evitare di mostrare un fianco scoperto in particolar modo in seguito alle elezioni americane che segnano un inevitabile mutamento degli equilibri geopolitici. Nonostante tutto però c’è chi come Bas Eickhout, vicepresidente dei Verdi /Ale, ritiene che l’accordo sulle nomine, basandosi fondamentalmente su quello presentato lo scorso luglio, non introduca molte novità e pertanto i Verdi sono in bilico tra votare per l’intera Commissione o meno poiché “c’è molto malcontento” sottolineano. A far storcere il naso anche la presenza di rappresentanti del gruppo Ecr.
L’accordo sulle nomine comunque vedrà riunirsi la Commissione Ue per il voto finale mercoledì 27, come da programma ed entrerà in vigore a partire dal 1 dicembre.
Meloni: «Vittoria per tutti gli italiani»
Il capogruppo del Ppe Manfred Weber dichiara che per il suo partito è centrale che la Commissione entri in carica il 1 dicembre poiché «in Europa serve stabilità», la notizia non è gradita ai socialisti e liberali che non concordano con la scelta di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione tanto da chiederne l’indipendenza dal gruppo nazionale. Invece, il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, impegnata ieri in un bilaterale con il presidente argentino Javier Milei, ha espresso soddisfazione per l’ok sulla posizione di Fitto evidenziando che questa rappresenta «una vittoria per tutti gli italiani, non solo per il Governo o per una forza politica» ribadendo il ruolo centrale dell’Italia nelle politiche europee.
Parole riprese dal ministro degli Esteri Antonio Tajani che augura buon lavoro al collega di Governo che «sicuramente saprà aggiungere valore alla governance europea».