Roma, 21 Novembre 2024 – Almeno 66 palestinesi, la maggior parte donne e bambini, sono rimaste uccise in un raid israeliano all’alba nel nord di Gaza. Lo riportano media palestinesi e al Jazeera, parlando anche di un centinaio di feriti e di molti dispersi. È stato bombardato e distrutto un intero isolato vicino all’ospedale Kamal Adwan a Beit Lahia. L’agenzia Wafa parla di un “orribile massacro”. Il giornale Filastin che cita fonti locali riferisce anche di altre vittime in altri attacchi, con un bilancio complessivo di 88 morti.
Respinte risoluzioni per stop vendita armi a Israele
Secondo media americani il Senato degli Stati Uniti ha respinto alcune risoluzioni presentate da Bernie Sanders per vietare la vendita di armi a Israele. Solo 18 senatori (tutti democratici) hanno votato a favore – e 79 contro – dei testi che volevano bloccare l’invio di munizioni per i carri armati, granate da mortaio e kit per trasformare le cosiddette “bombe stupide” in bombe di precisione.
«Secondo le Nazioni Unite, gran parte della comunità internazionale e tutte le organizzazioni umanitarie presenti a Gaza, Israele sta chiaramente violando il diritto umanitario internazionale. In queste circostanze, è illegale che il Governo statunitense fornisca a Tel Aviv altre armi offensive. Gli Usa non possono essere complici di queste atrocità», ha dichiarato il senatore indipendente del Vermont, Bernie Sanders.
Ong, «saliti a 61 i morti del raid israeliano su Palmira»
È salito a 61 morti e 50 feriti il bilancio di un raid aereo attribuito a Israele condotto ieri su Palmira, in Siria. Lo ha riferito l’Osservatorio siriano per i diritti umani, Ong con sede a Londra, mentre il Governo di Damasco conferma 36 vittime. Tra i morti ci sarebbero 33 miliziani filoiraniani di nazionalità siriana e altri 22 stranieri, la maggior parte dei quali appartenenti alla milizia Harakat Hezbollah al Nujaba, 4 membri dell’Hezbollah libanese e due persone non identificate. Tra i feriti si contano almeno sette civili.