Berlino, 9 Novembre 2024 – “Preserva la libertà!”: questo lo slogan che accompagna i 35 anni dalla caduta del Muro di Berlino. Una ricorrenza storica che, oggi, coincide con una situazione interna e politica grave, il Governo del cancelliere Olaf Scholz è a un passo dalla crisi definitiva, propedeutico a un quasi certo ritorno alle urne per le elezioni anticipate.
In un messaggio alla Nazione ha riferito che «gli ideali liberali del 1989 non sono qualcosa che possiamo dare per scontato. Uno sguardo alla nostra storia e al Mondo che ci circonda lo dimostra», ha aggiunto Scholz, la cui alleanza di Governo a tre partiti è implosa nel giorno della rielezione di Donald Trump.
Perseguire l’unità
«Con la caduta del Muro di Berlino due mondi che si erano guardati fino ad allora con astio tornavano a osservarsi pacificamente». Lo ha affermato la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola. «Si sgretolava tra le macerie un’idea tirannica, nemica della democrazia, e milioni di europei tornavano liberi di scegliere il proprio destino. I valori comuni su cui si fonda la nostra Unione fanno del nostro Continente la stella polare della democrazia. La sola via perseguibile è l’unità, perché nella divisione nascono i conflitti».
«Oggi celebriamo il “Giorno della libertà”, istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana. Una giornata» – scrive su X il premier Giorgia Meloni – «per ricordare il crollo del Muro di Berlino, abbattuto il 9 novembre 1989, e con esso la fine del comunismo sovietico e dei regimi del Novecento. Con ancora negli occhi le potentissime immagini della folla che preme per aprire i varchi e poi danza sulle macerie di quel simbolo di oppressione che per quasi 30 anni ha diviso la Germania e, di fatto, il mondo intero. Istantanee che hanno segnato la storia e che hanno contribuito in maniera determinante a consegnarci una società libera e democratica. Valori che dobbiamo in ogni modo difendere e rivendicare sempre, per noi che abbiamo la fortuna di conoscerli e per tutte le popolazioni oppresse. Viva la libertà. Mai più totalitarismi», il messaggio del presidente del consiglio.