Crisi di Governo in Germania: Scholz licenzia Lindner

Berlino, 7 Novembre 2024 – La Germania si trova ad affrontare una crisi di Governo inaspettata dopo che il Cancelliere tedesco Olaf Scholz ha licenziato il ministro delle Finanze Christian Lindner. Secondo indiscrezioni le prossime votazioni nel Paese potrebbero essere anticipate al 9 marzo.

 

Tutto è successo durante un incontro tra i principali esponenti del Governo e nel pieno del dibattito mondiale sulla vittoria di Donald Trump alle elezioni americane. Lindner è stato espulso dalla coalizione a tre dopo mesi di conflitti interni che hanno contribuito a un pesante calo della popolarità dell’amministrazione.

«Troppo spesso il ministro federale Lindner ha bloccato le leggi in modo irrilevante. Troppo spesso si è impegnato in meschine tattiche di partito e ha tradito la mia fiducia. Non c’è alcuna base per un’ulteriore cooperazione e non è possibile portare avanti un serio lavoro di Governo che sappia prendere le decisioni necessarie» commenta Scholz sottolineando che non si può sottoporre il Paese a questo genere di comportamenti.

La Camera potrebbe rimanere senza maggioranza

Durissimo il commento di Christian Lindner rilasciato nel corso di alcuni dichiarazioni dopo l’annuncio ufficiale del licenziamento. Per l’ormai ex ministro delle Finanze, Scholz «ha portato il Paese nell’insicurezza dando vita a una crisi di Governo calcolata» e che non ha mai preso in considerazione neppure come consulenza il documento sulla svolta economica (proposte rifiutate anche da partito della coalizione, ndr), proponendo delle soluzioni alla crisi economica piuttosto deboli. «Olaf Scholz» – conclude l’ex ministro – «ha dimostrato con tale decisione di non avere la forza di guidare la Germania verso una nuova partenza».

Reazioni anche all’interno del Partito democratico liberale tedesco (FDP) che ha contestualmente dato l’annuncio che molti ministri abbandoneranno la coalizione di Governo lasciando pertanto senza maggioranza la Camera dei deputati di Berlino. A confermare tale decisione il presidente del gruppo parlamentare alla Camera di FDP Christian Dürr.

Restano nella coalizione invece il ministro dell’Economia Robert Habeck e la ministra degli Esteri Annalena Baerbock che comunque ritengono necessarie le elezioni anticipate.

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