Milano, 16 Ottobre 2024 – Lo spazio come un settore per il quale la sostenibilità rappresenta un valore aggiunto. È il senso dello statement firmato oggi da Asi, Agenzia spaziale italiana, con i colleghi dell’agenzia finlandese e portoghese alla presenza di Esa (European Space Agency, Agenzia spaziale europea) per «mettere in campo in tutti i domini spaziali quelle azioni che sono volte a preservare il nostro Pianeta soprattutto per le future generazioni, quindi la riduzione dell’impatto ambientale, tutta la parte che riguarda la riduzione delle emissioni di CO² con il ricorso a energie alternative, tutto ciò che attiene alla riduzione dell’inquinamento, diciamo così, spaziale con il tema dei rifiuti, i detriti spaziali e tanto altro».
A spiegarlo è il presidente Asi Teodoro Valente, a margine della sottoscrizione allo Iac di Milano della “Dichiarazione per un settore spaziale responsabile”, che esprime l’impegno dei settori aerospaziali a contribuire alla sostenibilità a lungo termine dei propri progetti e aprire la strada a una gestione socialmente e ambientalmente responsabile di tutte le attività del settore.
Presentato il progetto Iride
Lo spazio come grande centrale di rilevamento a targa italiana per risolvere i problemi della Terra e dare respiro alle imprese. Questo è il progetto Iride definito un sogno da Asi. «È un sogno perché, al contrario dei sistemi ordinari con cui viene osservata la Terra, è una costellazione di costellazioni che ha l’ambizione di poter non solo fornire i dati a all’utente, ma di fornire dei servizi, cioè passare dal dato all’informazione». A spiegarlo è il responsabile di osservazione della Terra e vice direttore ingegneria e tecnologie per l’Agenzia spaziale italiana Francesco Longo, protagonista quest’oggi a Milano della presentazione di Iride, uno tra i più importanti programmi spaziali satellitari europei di Osservazione della Terra che sarà realizzato in Italia su iniziativa del Governo grazie alle risorse del Pnrr e sarà completato entro il 2026 sotto la gestione dell’Esa e con il supporto dell’Asi.
Le parole del presidente
«Vogliamo continuare a far sì che il nostro ecosistema spaziale mantenga la leadership, e come Sistema Italia stiamo assolutamente messi molto bene, siamo in prima linea. Basti pensare che uno, forse il più importante programma in questo momento su cui si sta lavorando, che è il ritorno dell’uomo sulla Luna per una prospettiva poi di colonizzazione o esplorazione di Marte, vede una serie di progetti già approvati, definiti, in cui l’industria italiana è leader e la prima casa per gli astronauti sulla Luna sarà costruita qui in Italia».