Greta Thunberg alla fabbrica ex Gkn per assemblea operai

 

 

Firenze, 12 Ottobre 2024 – Dopo i cortei, le manifestazioni, le proteste eclatanti, in quota e più creative. Dopo le squadre che hanno spalato fango nei giorni dell’alluvione, i dibattiti, i concerti, i festival letterari, il tour per il Paese con “Insorgiamo”, il teatro, all’ex Gkn e alla più lunga assemblea permanente nella storia sindacale italiana arriva Greta Thunberg.

Personaggio globale, volto iconico (e pop) del movimento ambientalista e climatico, la giovane svedese raggiunge lo stabilimento di Campi Bisenzio per prendere parte all’assemblea “Abbiamo bisogno degli stati generali della giustizia climatica e sociale?”, appuntamento di una due giorni organizzata dal Collettivo di fabbrica sulla giustizia climatica e sociale.

Venerdì in corteo contro la Meloni

Arriva accompagnata da altri giovani dopo la protesta e la piazza di ieri, a Milano, e attraversa i cancelli della fabbrica per un primo incontro con i lavoratori e la Rsu. Poco prima è Dario Salvetti, sindacalista volto della vertenza, che spiega l’operazione: «Vogliamo reindustrializzare questa fabbrica anche per sottrarla a potenziali logiche speculative, di consumo del suolo. E oggi non vediamo come si possa reindustrializzare se non partendo da produzioni ecologicamente avanzate». Questa, continua, «è l’idea di un vasto movimento climatico internazionale, che in qualche modo con la presenza simbolica di Greta, dichiara ancora di più e ancora una volta che la contrapposizione tra il lavoro e l’ambiente non soltanto non è mai esistita per quanto ci riguarda, ma esiste sempre di meno. Perché in una situazione di crisi industriale dell’automotive e della moda, crediamo che i lavori creati dalla transizione climatica siano l’unica soluzione».

L’attivista svedese star a Milano

La manifestazione dei Fridays for future di ieri mattina ha rilanciato la figura di Greta Thunberg, che in passerella ha guidato un migliaio di giovani di studenti in una dimostrazione contro il Governo Meloni e Israele. Il corteo partito da largo Cairoli verso le 9,30 ha attraversato il centro fino a piazza Cadorna. I ragazzi delle prime file cantano non solo “Bella ciao” ma anche slogan come “Intifada fino alla vittoria” e “Stato sionista Stato terrorista”. «Nessuno sarà libero finché tutti non lo saranno. Di fronte a un genocidio non si può restare neutrali». Kefiah sulle spalle, microfono in mano, Greta Thunberg ha chiuso così, applauditissima.

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