Giornata internazionale della parità retributiva

 

Milano, 18 Settembre 2024 – Si celebra oggi in tutto il Mondo la Giornata internazionale della parità retributiva istituita nel 2019 dall’Onu per porre l’attenzione e sensibilizzare sul gender pay gap e promuovere delle politiche atte al raggiungimento di una parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro. Una strada ancora in salita considerando che per esempio in Italia in media una donna guadagna circa il 5% in meno rispetto a un uomo mentre la media europea è intorno al 12,7%.

Un problema globale

Un percorso complesso quindi quello dell’applicazione reale dell’uguaglianza salariale tra uomo e donna nonostante sia stato approvato all’unanimità da tutti i Governi. Divario che nel Mondo si attesta intorno al 20% evidenziando come le donne e le ragazze siano più svantaggiate rispetto alla controparte maschile. Proprio per perseguire tale parità, che comprende un’uguaglianza di genere anche per le persone con disabilità come stabiliscono gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Oss) sanciti dalle Nazioni Unite in virtù dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, anche l’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil) e UN Women che insieme guidano la Coalizione internazionale per la parità retributiva (EPIC), sollecitano tutti gli Stati membri dell’Ue, le imprese, i datori di lavoro e le varie organizzazioni a impegnarsi per promuovere la parità retributiva.

Settore privato

Come segnalato dagli ultimi dati riportati dall’Eurostat a pagare maggiormente il divario salariale sono i giovani lavoratori e il settore privato spicca rispetto a quello pubblico. Questa differenza è emersa analizzando i dati del 2022 in moltissimi Stati membri dove le retribuzioni nel settore pubblico sono determinate da griglie salariali trasparenti che si applicano equamente a uomini e donne. Nel settore privato, invece varia dall’8,1% in Belgio al 20,5% in Repubblica Ceca, mentre nel pubblico dal -0,2% a Cipro al 16,1% in Ungheria.

Questione sollevata anche nel mondo del giornalismo: la Federazione internazionale giornalisti, tramite un comunicato in cui riporta uno studio, sottolinea comeil divario retributivo di genere si estenda in tutti i Continenti e le organizzazioni dei media. Differenza stimata al 20%, secondo il rapporto globale 2023 dell’Organizzazione internazionale del lavoro. Le donne quindi guadagnano in media l’80% rispetto agli uomini. Al ritmo attuale, bisognerà attendere almeno fino al 2086 per raggiungere l’uguaglianza salariale in tutto il Mondo”

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