Roma, 25 Agosto 2024 – Israele ha compiuto una serie intensa di attacchi aerei nel Libano meridionale, che ha definito come un’azione preventiva nei confronti di Hezbollah. Di contro, il gruppo militante sciita ha reso noto di aver lanciato centinaia di razzi e droni in risposta all’uccisione del comandante Fouad Shukur, avvenuta il mese scorso. Questa evoluzione si ritiene in grado di condurre a uno scontro totale nella zona. E di coinvolgere gli Stati Uniti, l’Iran e altri gruppi militanti nella Regione.
Oltretutto, la tensione potrebbe vanificare gli sforzi per negoziare un cessate il fuoco a Gaza. Poiché Israele è in conflitto con il gruppo palestinese Hamas, storico alleato di Hezbollah. L’esercito di Tel aviv ha rivelato che il gruppo sciita stava preparando un massiccio attacco con razzi e missili nei riguardi di Israele. Successivamente, Hezbollah ha annunciato di aver colpito postazioni militari israeliane come prima risposta all’uccisione di Shukur, uno dei propri fondatori, in occasione di un attacco aereo israeliano avvenuto a Beirut il mese scorso.
Netanyahu: «Israele non ha detto l’ultima parola con l’attacco di questa mattina in Libano»
Il primo ministro israeliano Netanyahu ha comunicato che Israele non ha ancora detto «l’ultima parola» con i suoi attacchi all’alba nel sud del Libano finalizzati a sventare una improvvisa aggressione del movimento radicale sciita. L’ufficio presidenziale ha affermato: «Tre settimane fa abbiamo eliminato il comandante in capo di Hezbollah e oggi abbiamo sventato il suo piano di attacco».
Gli Usa hanno dichiarato che non sono coinvolti nell’attacco di Israele contro il Libano, ma «non è una sorpresa». La notizia diffusa da CBS, citando fonti americane.
Al-Sisi: «Stop escalation»
Il presidente egiziano Abdel-Fattah al-Sisi ha messo in guardia affinché non vi sia una ulteriore escalation nelle Regioni coinvolte e riguardo i «pericoli dell’apertura di un nuovo fronte in Libano». Inoltre ha sottolineato il bisogno di «preservare la stabilità e la sovranità» del Paese. Le dichiarazioni sono state diffuse al termine dell’incontro con il generale Charles Q. Brown, il più alto in grado degli Usa, a seguito dell’intensificarsi delle ostilità transfrontaliere tra Israele e Libano.