Medio Oriente, Israele colpita da razzi e droni dal Libano

 

Roma, 21 Agosto 2024 – Il conflitto in Medio Oriente prosegue e nella notte il Libano ha lanciato diversi droni in direzione dell’Alta Galilea nel nord di Israele penetrati nella Regione attraverso le alture del Golan. A rendere noto l’attacco missilistico l’Idf che, come riporta anche il Times of Israel, parla di circa 40 tra razzi e droni alcuni dei quali hanno causato diversi danni come la distruzione di una abitazione a Matat, altri abbattuti dalle difese aeree sono finiti sulle alture, spiega l’Idf tramite un comunicato in cui rende noto di aver condotto un attacco nelle ore precedenti a un sito di Hezbollah ad Al-Matmura, nel sud del Libano, e a un’altra struttura del gruppo nell’area.

Contestualmente però i media libanesi hanno diffuso la notizia che Israele ha attaccato il Libano orientale nel distretto di Baalbek, alcuni testimoni parlano di aver udito esplosioni mentre i jet israeliani sorvolavano la zona.

Blinken: «Trovare un accordo»

Mentre giunge la notizia che la proposta ponte avanzata dagli Usa e approvata dai Paesi mediatori Qatar ed Egitto e dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu arriva nelle mani del leader di Hamas Yahya Sinwar,  (Israele ritiene che Hamas manterrà la propria posizione) il segretario di Stato americano Antony Blinken da Doha, dove è impegnato in una missione per cercare una soluzione al conflitto, afferma che gli Usa sono contrari a un’occupazione a lungo termine della striscia di Gaza e sottolinea la necessità di trovare un accordo quanto prima poiché «i tempi per raggiungere un accordo stanno per scadere».

Non mancano inoltre le accuse rivolte verso Netanyahu accusato da alcuni funzionari coinvolti nei colloqui di pace di sabotare in maniera intenzionale i negoziati a causa delle parole spese con i parenti delle persone rapite da Hamas con cui afferma che Israele non ha alcuna intenzione di abbandonare Filadelfia e Netzarim “in nessuna circostanza”, parole ritenute in contrapposizione con quanto concordato con i mediatori.

Critiche anche dagli Usa dove un alto funzionario presente a Doha, rimasto volutamente anonimo per questioni di sicurezza, afferma che le dichiarazioni di Netanyahunon sono costruttive per raggiungere un accordo sul cessate il fuoco”.

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