Roma, 12 Agosto 2024 – L’esercito ucraino sarebbe avanzato in territorio russo, nella Regione di Kursk, addirittura per trenta chilometri. L’inizio dell’incursione è avvenuto sette giorni fa. Le autorità governative di Mosca si sono trovate costrette ad ampliare l’area di evacuazione e ad allestire nuovi centri di accoglienza per gli sfollati. Il governatore Alexei Smirnov ha reso noto che 121.000 civili hanno dovuto abbandonare le aree di combattimento a causa dell’avanzata. Sarebbero rimasti uccisi 12 civili e avrebbero subito dei ferimenti almeno 120 persone, tra cui 10 bambini.
L’offensiva ucraina in atto si ritiene certamente la più importante dall’inizio dell’invasione. Migliaia di soldati di Kiev sono riusciti a introdursi in territorio russo, prendendo il controllo di 28 insediamenti. I combattimenti più intensi si starebbero svolgendo in prossimità dei villaggi di Tolpino e Obschy Kolodez. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha riconosciuto formalmente l’incursione soltanto sabato sera, precisando che proprio dalla zona in cui è avvenuta la Russia ha lanciato 2.000 attacchi transfrontalieri: «Ogni attacco merita una risposta adeguata».
Putin: «Kiev ha respinto i colloqui di pace per poter attaccare il territorio russo con il supporto dell’Occidente»
Il presidente russo Vladimir Putin, in occasione del Consiglio di Sicurezza a cui ha preso parte, ha dichiarato che: «Kiev ha respinto i colloqui di pace per poter attaccare il territorio russo con il supporto dell’Occidente e migliorare così la sua posizione negoziale. Sta diventando sempre più chiaro il motivo per cui il regime di Kiev ha rifiutato le nostre proposte di revisione del piano di pace, così come quelle dei mediatori neutrali. Sembra che, con l’aiuto dei suoi padroni occidentali, il nemico stia eseguendo i loro ordini e che l’Occidente ci stia combattendo per mano degli ucraini. Ma di quali negoziati possiamo parlare con persone che colpiscono indiscriminatamente civili e infrastrutture e cercano di mettere in pericolo elementi dell’industria nucleare?».
Domato l’incendio alla centrale di Zaporizhzhia
L’incendio scoppiato presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia sarebbe stato spento, secondo quanto riferito dalle autorità filorusse presenti nella Regione. L’azienda per l’energia nucleare Rosatom aveva riferito che una torre di raffreddamento dell’impianto aveva subito gravi danni a seguito di due attacchi da parte di droni militari ucraini. Zelensky, di contro, aveva accusato i russi di aver provocato l’incendio all’interno. Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi, aveva tuttavia assicurato che non avrebbe comportato alcun impatto sulla sicurezza nucleare.