L’Ucraina porta la guerra nel territorio russo

Roma, 8 Agosto 2024 – Secondo quanto ha reso noto l’Institute for the Study of War (ISW), un think tank statunitense che monitora ogni giorno il conflitto tra Russa e Ucraina, l’esercito di Kiev è riuscito a penetrare all’interno del confine di Mosca, precisamente nella Regione di Kursk. Le immagini video a disposizione dell’ISW hanno rivelato che i veicoli corazzati ucraini sono avanzati fino a posizioni situate a 10 chilometri oltre  il confine. La progressione in sostanza ha indicato che «hanno superato almeno due linee difensive russe e conquistato una roccaforte». Una fonte ha comunicato che gli ucraini hanno preso il controllo di 45 chilometri quadrati di territorio.

 

Altre hanno confermato che gli ucraini hanno catturato 11 insediamenti, tra cui Nikolaevo-Daryino (1,5 chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy), Darino (3 chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy) e Sverdlikovo (a est dell’area di Nikolaevo-Daryino-Darino). Inoltre, sono state rilevata operazioni anche all’interno di Lyubimovka (8 chilometri a nord del confine con l’oblast di Sumy). Video diffusi su Telegram mostrano civili in fuga dalle aree coinvolte negli scontri, con una evacuazione che coinvolgerebbe centinaia di persone.

Putin: «Una provocazione»

Il presidente russo ha evidentemente tentato di ridimensionare l’offensiva ucraina in territorio russo, definendola «una provocazione». Mentre Medvedev ha parlato senza mezzi termini di «distruggere senza pietà il nemico». Il ministero della Difesa aveva inizialmente smentito la presenza di soldati e mezzi ucraini sul territorio di Mosca. In seguito, si è trovato costretto ad ammettere l’evidenza dei fatti. Tutto è iniziato il 6 agosto, quando le Regioni di Belgorod e Kursk sono state sottoposte a intensi attacchi tramite l’utilizzo di droni. Successivamente le unità corazzate di Kiev hanno premuto sul confine fino a sfondare le linee di difesa russe nell’Oblast di Kursk.

Crimea più facile da riconquistare del Donbass

Il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, ha dichiarato che liberare la Crimea sarebbe più facile che riconquistare il Donbass, considerate le caratteristiche strategiche della Penisola: «Da un punto di vista militare, è molto più facile riconquistare la Crimea che il Donbass. Che ha un fronte più lungo di 1.000 chilometri e una profondità di oltre 200 chilometri». Budanov ha aggiunto che «la Crimea ha due punti di accesso. Uno dal lato russo e uno dal nostro: il ponte di Crimea (Kerch) e l’istmo di terra. Con una pressione combinata di truppe e distruzione delle vie di comunicazione russe, la Penisola può essere facilmente isolata».

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