Parigi, 5 Agosto 2024 – Oro e bronzo per l’Italia nella prova alla trave nella ginnastica artistica alle Olimpiadi in svolgimento a Parigi. Alice D’Amato è salita sul gradino più alto del podio totalizzando 14.366 punti, mentre la giovane Manila Esposito ha conquistato il bronzo con 14.000 punti. L’argento è andato alla cinese Yaqin Zhou.
Si tratta di un risultato storico per l’Italia nella ginnastica artistica donne: mai erano arrivate due medaglie olimpiche nella stessa finale di specialità. Solo quinta la statunitense Simone Biles, che ha commesso un errore durante il suo esercizio finendo fuori dal podio.
Federginnastica: risultato storico
«Vincere una medaglia d’oro olimpica» – ha dichiarato emozionata la D’Amato – «è una cosa grandissima, davvero la più grande che ci sia. È il sogno di qualsiasi atleta partecipare a un’Olimpiade, figurati vincere una medaglia, e quella d’oro. Mi sento davvero benissimo. Dopo le Olimpiadi adesso abbiamo le vacanze, io me ne vado con due medaglie, una d’argento e una d’oro, questo mi basta. Poi ho molte persone vicino che mi vogliono bene, riuscirò a superare il periodo post Olimpico». D’Amato, già argento a squadre e quinta alle parallele asimmetriche, ha svolto un esercizio praticamente perfetto. A 21 anni aveva già vinto un bronzo a squadre ai Mondiali del 2019 e 10 medaglie agli Europei, tra cui 4 ori. Manila Esposito a soli 17 anni ha già vinto 5 ori agli Europei.
«Siamo partite con un grande obiettivo, soprattutto di squadra» – ha commentato ancora D’Amato – «perché negli ultimi anni siamo riuscite a dimostrare che l’Italia è sempre ai vertici del Mondo, dell’Europa. Siamo riuscite a conquistare l’argento a squadre e siamo entrate in finale di tante specialità, nell’all around, la medaglia d’oro conquistata alla trave è stata un di più, sicuramente il coronamento di questa magnifica Olimpiade che ho fatto. Dedico questa medaglia in primis a mia sorella (Asia, gemella, anche lei campionessa di ginnastica), a mia mamma, a mio papà che non c’è più, alla mia famiglia, ai miei allenatori e a tutto lo staff che c’è dietro, alle Fiamme Oro, perché senza tutti loro non sarei riuscita a raggiungere tutto ciò».
“Bisogna sottolineare l’importanza storica di questo risultato. In 155 anni di vita della Federazione Ginnastica d’Italia avevamo avuto soltanto le “piccole pavesi” ad Amsterdam 1928 e la medaglia d’argento al corpo libero di Vanessa Ferrari, dopo tanti tentativi. Adesso arriva la prima medaglia d’oro in una specialità in assoluto, e sono due le italiane sul podio. Quindi un oro e un bronzo. Meraviglioso. Incredibile. Indimenticabile”. Questo il commento della Federginnastica dopo l’oro e il bronzo conquistati nella prova individuale alla trave da Alice D’Amato e Manila Esposito alle Olimpiadi di Parigi.
L’esordio assoluto dello skeet misto
Nel tiro a volo l’Italia ha vinto la medaglia d’oro nello skeet misto. La coppia formata da Diana Bacosi e Gabriele Rossetti ha battuto in finale 45-44 gli statunitensi Vincent Hancock e Austen Jewell Smith. A Chateauroux, gli azzurri hanno centrato così il nono oro per l’Italia in queste Olimpiadi di Parigi, la seconda medaglia del tiro a volo dopo l’argento di Silvana Maria Stanco nella fossa olimpica. Il bronzo è andato invece ai cinesi Jiang Yiting e Lyu Jianlin. Per Diana Bacosi è la terza medaglia ai Giochi dopo l’oro di Rio nel 2016 e l’argento di Tokyo 2020, mentre Rossetti era stato invece campione olimpico sempre nel 2016.
L’oro del riscatto. La medaglia più bella vinta insieme dopo che le gare individuali non erano andate come avrebbero desiderato. Gabriele Rossetti e Diana Bacosi hanno regalato all’Italia un primo posto incredibile nello skeet misto alle Olimpiadi. E hanno gridato la loro felicità. «Si vede che il mio destino era vincere la gara in coppia con Diana», ha spiegato sorridendo Rossetti. «Siamo molto contenti, questa medaglia ci voleva proprio, per entrambi. Dopo la qualificazione praticamente perfetta (hanno fatto 149 su 150, eguagliando il record del Mondo delle qualificazioni, ndr) ci siamo detti che in finale dovevamo divertirci. E così è stato: concentrazione e sorrisi. La prima dedica» – ha poi sottolineato l’azzurro – «è a mio padre, per questo, come faccio sempre quando vinco, ho alzato subito gli occhi al cielo». «Con Gabriele ci abbiamo messo il cuore» – ha chiarito invece Diana Bacosi – «aiutandoci e sostenendoci a vicenda nei momenti difficili. E ne siamo venuti fuori alla grande insieme dopo gare individuali non esaltanti. Per me, poi, con questa sono arrivate tre medaglie in tre Olimpiadi, direi che è tanta roba».