Roma, 3 Agosto 2024 – Secondo il sito di notizie russo Mash, ci sarebbero stati una serie di incendi nei depositi di carburante e in prossimità di infrastrutture in diverse Regioni russe, in particolare a Rostov, a seguito di attacchi di droni ucraini. Il governatore, Vasily Golubev, ha reso noto che questi eventi si sarebbero verificati precisamente nei distretti di Kamensk e Morozovsk. Ben 55 droni ucraini avrebbero sorvolato la zona per poi completare l’offensiva. Mash ha riferito inoltre che gli attacchi avrebbero colpito anche le basi aeree russe di Morozovsk e Millerovo. Il ministero della Difesa russo ha comunicato di aver intercettato 75 droni ucraini.
La Tass, riprendendo le dichiarazioni del capo del distretto di Kemian, Vladimir Savin, ha confermato che, «serbatoi del deposito n. 7 sono stati danneggiati e incendiati in un attacco nel quale sono stati coinvolti sei veicoli aerei senza pilota alle ore 2.21» (le 00.21 in Italia, ndr).
Kiev rivendica attacchi in Russia
Le forze armate ucraine hanno confermato di aver compiuto una offensiva nei riguardi dell’aeroporto russorusso di Morozovsk e di una serie di depositi di petrolio nonché di strutture per lo stoccaggio di carburante in tre Regioni russe (Belgorod, Kursk e Rostov). L’attacco ai depositi ha incendiato almeno due serbatoi di petrolio. L’aggressione al campo d’aviazione ha invece colpito un deposito di munizioni, al cui interno i russi immagazzinavano bombe aeree guidate e altre attrezzature. I comandi dell’esercito ucraino hanno dichiarato: «L’aviazione da combattimento russa deve essere distrutta ovunque si trovi, con tutti i mezzi efficaci. È anche giusto colpire i campi d’aviazione russi».