Bruxelles, 2 Agosto 2024 – L’Europa è la Regione che registra il riscaldamento più rapido tra le sei dell’Organizzazione mondiale della sanità, con temperature che aumentano a circa il doppio del tasso medio globale. Dal 2020 si sono susseguiti i tre anni più caldi mai registrati e si contano 176.040 decessi l’anno tra il 2000 e il 2019 per il caldo estremo. In tutto il Mondo sono 489mila, il 36% delle morti per effetto dell’aumento delle temperature. A lanciare l’allarme è il direttore dell’Oms Europa, Hans Kluge, a pochi giorni dall’appello del segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ad agire contro la crisi climatica.
Sono quattro le aree critiche di intervento evidenziate da Guterres:
- prendersi cura dei soggetti fragili;
- proteggere i lavoratori;
- aumentare la resilienza delle economie e delle società;
- limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5° C.
Incendi
Nel sud dell’Europa la prolungata ondata di calore sta provocando anche numerosi incendi. In Croazia, sulla costa della Dalmazia, le fiamme hanno costretto i residenti a lasciare le proprie abitazioni. 755 vigili del fuoco e 10 aerei Canadair sono stati impiegati per 122 incendi diversi. I soccorritori hanno confermato che sono stati arginati con successo in tutte le aree.
In Italia sono Sardegna e Sicilia le Regioni più interessate dai roghi. In Sardegna le fiamme di un incendo alimentate dal vento e dalle temperature record stanno divampando nell’area di Olbia. Sono invece 16 i roghi attivi in Sicilia, di cui cinque a Catania, uno ad Agrigento, due a Caltanissetta, 3 a Enna, 3 a Messina e 2 a Siracusa. Ma sono tante e da varie Regioni le richieste di intervento aereo ricevute dal Centro operativo aereo unificato del Dipartimento della Protezione civile. I soccorritori sono attivi fin dalle prime ore dell’alba nelle operazioni di spegnimento.
La Serbia ha inviato elicotteri in Macedonia settentrionale, dove si stanno combattendo alcuni incendi fuori controllo da oltre 20 giorni. Uno dei roghi ha causato la morte di un anziano residente in un villaggio a est della capitale Skopje. Anche l’Albania, fatica a tenere sotto controllo gli incendi. I forti venti ne hanno accelerato la diffusione nei due Paesi e molti residenti sono stati costretti a evacuare.
Il caldo estremo continua a bruciare anche in altre parti d’Europa, con nove comuni in Spagna sotto allerta arancione per le alte temperature. Gli esperti dicono che è ora di agire per evitare altri disastri climatici in Europa e sollecitano i leader europei ad affrontare le preoccupanti tendenze del tempo in tutto il Continente.