Bamako, 30 Luglio 2024 – I ribelli separatisti Tuareg del nord del Mali, in occasione di un intenso combattimento durato almeno tre giorni, avvenuto nei pressi della cittadina rurale di Tinzaouaten, situata nella Regione di Kidal al confine con l’Algeria, hanno conseguito una clamorosa vittoria nei confronti dell’esercito regolare maliano e dei suoi alleati russi. Nel corso dell’offensiva, almeno una cinquantina di mercenari russi, facenti parte di quello che fino a poco tempo fa veniva denominato gruppo Wagner, sono stati uccisi. Si ricorda che diversi gruppi di mercenari russi si trovano nel Paese africano da anni e sostengono il colonnello Assimi Goïta. Il quale è a capo della giunta militare che governa il Mali dal 2020, a seguito di un colpo di Stato.
Secondo la Wagner, 56 i militari russi caduti
Il gruppo Rusich è un’unità paramilitare russa, di ispirazione neonazista, operante in quei territori, costituita da sabotatori e assaltatori associata all’ex gruppo Wagner. In un proprio comunicato ha dichiarato che circa ottanta uomini sarebbero rimasti uccisi nel corso del conflitto e almeno quindici fatti prigionieri. Nel frattempo, attraverso il proprio canale Telegram, gli ex membri del gruppo Wagner hanno comunicato che la perdita ammonterebbe a 56 militari. Un comandante Tuareg ha invece affermato che i mercenari morti sarebbero 54, insieme a sette soldati maliani e sette combattenti tuareg. L’esercito regolare maliano infine ha riferito di aver perso due soldati, senza menzionare morti russi.
In un comunicato proveniente da Mohamed Elmaouloud Ramadane, portavoce di un’alleanza di gruppi armati separatisti composti in prevalenza da Tuareg, si legge: “Le nostre forze hanno definitivamente annientato queste colonne nemiche sabato. Molte infrastrutture e armi sono state danneggiate o sequestrate. Mentre i pochi sopravvissuti tra le fila di Fama (Forze Armate Maliane) e delle milizie russe Wagner sono stati fatti prigionieri”.
Combattimenti ad alta intensità mai visti in precedenza nella zona
Secondo gli analisti, i combattimenti di cui si tratta si sono svolti in modo estremamente violento e non avevano mai raggiunto un’intensità simile in passato. Sarebbero scoppiati sul confine algerino giovedì per poi concludersi sabato notte.
L’ex gruppo Wagner, com’è noto, è presente da molto tempo in diverse zone dell’Africa, dove normalmente offre supporto ai regimi in carica in cambio di denaro. Dopo la morte del suo leader Yevgeny Prigozhin, avvenuta lo scorso anno proprio in questo periodo, la sua struttura è mutata radicalmente. In parte ha ricevuto un ridimensionamento e ha preso diverse denominazione, quali “Africa Corps” o “Expeditionary Corps”.