Torino, 23 luglio 2024 – Identificati tutti e quattro gli aggressori di Andrea Joly, giornalista de La Stampa aggredito nella serata di sabato da alcuni militanti di CasaPound mentre filmava e fotografava i festeggiamenti per i sedici anni del circolo “l’Asso di Bastoni” noto ritrovo del Capoluogo piemontese. Hanno 53, 46, 45 e 35 anni e diversi precedenti penali gli aggressori individuati dalla Digos tramite l’analisi delle registrazioni delle telecamere e denunciati per violenza privata, lesioni personali con l’aggravante del reato commesso “per agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che abbiano tra i loro scopi la discriminazione o l’odio etnico, nazionale, razziale o religioso”. A coordinare le indagini il Paolo Scafi.
L’aggressione
Tutto inizia nella tarda serata di sabato mentre Andrea Joly tornava verso la propria abitazione. Passato nei pressi del circolo ha ripreso i festeggiamenti, pubblicizzati sui social con “16 anni di trincea, di goliardia, di lotte… Sapete tutti cos’è la festa dell’Asso: la festa della Torino nera”.
«Sei dei nostri?» queste le parole rivolte a Joly da alcuni dei presenti avvicinatisi al giovane, notato lo smartphone gli hanno intimato di cancellare le foto o i video. Da lì l’aggressione con calci e pugni.
Invitato da Casapound Italia a Grosseto
Mentre dall’Asso di Bastoni replicano affermando di aver sempre sostenuto la stampa libera essendo contro ogni forma di censura, sostengono che il giornalista non si sia identificato come tale e abbia iniziato a spintonare. Casapound Italia invece invita Andrea Joly a prendere parte alla festa nazionale “Direzione Rivoluzione”, che si terrà dal 5 all’8 settembre a Grosseto per partecipare al dibattito su violenza e politica. “Se non cerca solo visibilità ma vuole esprimere le sue opinioni sul nostro movimento lo invitiamo a farlo direttamente con noi, presentandosi a una festa, qualificandosi e senza filmare di nascosto anche i minori presenti” affermano dal movimento.
Le reazioni
Mentre nel suo video – racconto pubblicato su La Stampa Joly esplicita l’accaduto puntando l’accento sul fatto che l’aggressione poteva capitare a qualsiasi cittadino curioso, il mondo politico condanna quanto avvenuto. Dal premier Meloni, al presidente del Senato Ignazio La Russa a Elly Schlein parole di vicinanza al giornalista e denuncia del clima di violenza contro “chi non la pensa come te” come evidenzia da Forza Italia Antonio Tajani.