Convention repubblicana, Trump: «Riporteremo pace nel Mondo»

Milwaukee, 19 luglio 2024 – «Riporteremo la pace in America e nel Mondo. Sarò il presidente di tutta l’America e non solo di metà». Queste le parole di Donald Trump nel corso del suo discorso, atteso da giorni, alla Convention dei repubblicani tenutasi al Forum Fiservdi Milwaukee con cui accetta formalmente la candidatura per la corsa alla Casa Bianca.

 

«Stasera, con fede e devozione, accetto con orgoglio la vostra candidatura a presidente degli Usa» ha affermato il Tycoon, mentre alle sue spalle svetta l’immagine della Casa Bianca. Presenti sin dall’inizio anche se non sono intervenute, Melania e Ivanka, mentre inaspettatamente prende la parola Kai Madison Trump, nipote diciassettenne, che ha parlato del nonno Donald e non dell’uomo politico. Nonostante la giovane sia del tutto estranea (almeno per ora) alla politica americana e al partito, le sue parole potrebbero far guadagnare consensi al candidato repubblicano.

La fine delle crisi internazionali

Trump non dimentica di menzionare i fatti della Pennsylvania (numerose le teorie del complotto che circolano), in ricordo del quale porta una vistosa benda sull’orecchio divenuta quasi simbolo della sua candidatura, affermando che “Dio è dalla mia parte” poiché salvo per miracolo. In ricordo del pompiere che ha perso la vita, colpito da uno dei proiettili dell’attentatore, mostra la divisa dell’uomo e chiede un minuto di silenzio. Parlando del panorama internazionale, intende porre fine alle crisicreate dall’attuale amministrazione” come quella tra Usa e Russia a causa delle posizioni di Biden sul conflitto russo ucraino. «Con noi al Governo non sarebbe successo niente di tutto questo» afferma, per poi lanciare un ultimatum ad Hamas al quale chiede indietro gli ostaggi «prima del nuovo mandato o pagherete a caro prezzo».

Il capitolo più vasto del suo programma sicuramente è rappresentato dall’immigrazione. Donald Trump intende combatterla poiché gli immigrati sottraggono il lavoro agli americani, afroamericani compresi, e promette di ultimare la costruzione del muro innalzato in Messico per chiuderne i confini «lanceremo» – afferma – «la più grande deportazione della nostra storia» sottolineando che i confini americani saranno attraversati solo in maniera legale.

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