Roma, 12 Luglio 2024 – Dopo l’ok del Senato la scorsa settimana, il decreto Agricoltura passa alla Camera ottenendo 181 voti in favore e 111 contrari diventando così legge. Consistente in 15 articoli, il testo, che ha avuto il plauso della maggioranza di Governo e numerose critiche dall’opposizione e che diventerà legge entro il 14 luglio, prevede numerose norme in sostegno dell’economia agricola e della pesca, nonché misure che tutelano il lavoro e inaspriscono la lotta al caporalato. Inoltre prevede alcune misure inerenti gli impianti fotovoltaici posti a terra nei terreni agricoli e contro i danni agli allevamenti e alle coltivazioni, contrasto della Xylella e del granchio blu.
Maggiori tutele anche per le imprese “di interesse strategico nazionale” come il caso dell’ex Ilva di Taranto e l’introduzione di una norma che tuteli i futuri acquirenti dei compendi agricoli.
Rilancio del comparto agricolo
«Il decreto Agricoltura e la sua conversione in legge rappresentano un importante tassello per la strategia del Governo Meloni per lo sviluppo del settore agricolo e della pesca con un occhio puntato al rilancio del comparto agricolo italiano a livello europeo e mondiale». Queste le parole del ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida dopo l’ok ricevuto alla Camera dei deputati. Dopo aver ringraziato tutti i deputati che hanno supportato il provvedimento, ricorda che il Governo, per sostenere le filiere in difficoltà, ha messo a disposizione un pacchetto da 500 milioni di euro e, «insieme al ministro del Lavoro Marina Calderone, abbiamo inasprito le azioni contro il caporalato e le pratiche sleali che chi acquista sottocosto i prodotti agricoli del made in Italy».
L’opposizione critica aspramente il decreto Agricoltura evidenziando come questo all’atto pratico non dia alcuna risposta strutturale al comparto agricolo che soffre da molto tempo. «Ci troviamo» – afferma Antonella Forattini del Partito democratico – «davanti a un provvedimento che non sarà fondamentale per il Paese nel solco di uno svilimento metodico della democrazia parlamentare. La peste suina e l’emergenza climatica» conclude, «ci sono da molto tempo e ve ne rendete conto solo ora della siccità che mina le Regioni del Sud dopo l’inefficacia dei 14 mesi di commissariamento che non hanno prodotto risultati apprezzabili».