Scuola: voto in condotta determinante, banditi i cellulari

Roma, 11 Luglio 2024 – Giuseppe Valditara, ministro dell’Istruzione e del Merito, parla del discusso disegno di legge sul voto in condotta, approvato in commissione e presto in aula, che accende il dibattito sul ruolo educativo della scuola e sul rapporto con le famiglie.

 

Al centro c’è il voto in condotta, che diventerà più influente e sarà considerato nell’arco dell’intero anno scolastico, anziché solamente per quadrimestre. Comportamenti violenti o aggressivi nei confronti di docenti, studenti e personale scolastico peseranno maggiormente. La gravità di tali azioni potrebbe portare a conseguenze come la bocciatura, se il voto in condotta scende a cinque, o il debito scolastico in educazione civica nelle scuole superiori, se si raggiunge il sei.

«Non si tratta di punire, ma di responsabilizzare», precisa, sottolineando come la nuova normativa miri a «ridare autorevolezza ai docenti e ripristinare il principio di responsabilità individuale. Chi sbaglia, chi si comporta in modo irrispettoso verso i compagni o gli insegnanti, dovrà imparare a mettersi in gioco per gli altri», spiega il ministro. «Pensiamo a periodi di lavoro nelle mense dei poveri, negli ospedali, nelle case di riposo». Dunque esperienze concrete di impegno sociale come alternativa alla logica sanzionatoria.

Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017. Inoltre inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.

Altre novità

Dal prossimo anno scolastico, i cellulari saranno banditi dalle aule delle scuole medie. «Fino alla terza media, il cellulare si userà solo per scopi didattici o per esigenze specifiche legate a disabilità e disturbi dell’apprendimento», chiarisce Valditara. «Per il resto, dovrà rimanere in borsa o in un cassetto». E sull’intelligenza artificiale afferma: «Partiremo con una sperimentazione in alcune scuole per valutare l’efficacia degli assistenti basati sull’AI nel migliorare l’apprendimento. L’obiettivo è integrare l’Ia nella didattica in modo etico e rispettoso della privacy, senza dimenticare che il docente deve rimanere sempre al centro del processo educativo».

Le nuove norme modificano anche il sistema di sospensioni. Per quelle fino a due giorni, lo studente sarà coinvolto in attività di riflessione e approfondimento, culminanti nella produzione di un elaborato critico. Per le più lunghe, verranno assegnate attività di cittadinanza solidale.

Nello stesso disegno di legge, il Governo ha presentato anche un emendamento che prevede il ritorno ai giudizi sintetici alla scuola primaria, abbandonando dunque la riforma del 2020 che prevedeva invece giudizi descrittivi.

«Basta con le definizioni incomprensibili tipo “avanzato”, “intermedio”, “base”, “in via di prima acquisizione”. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente», ha precisato Valditara.

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