Esa, Ariane 6 riporta l’Europa al centro della Space Economy

 

 

Roma, 10 Luglio 2024 – Ore 21:00, un rombo squarcia il silenzio del Centro Spaziale europeo di Kourou, nella Guyana Francese. È così che inizia il lancio test del razzo Ariane 6 dell’Agenzia spaziale europea (Esa) messo a punto da una squadra di 13 Paesi, tra cui  l’Italia, sotto la guida di Arianegroup, l’agenzia spaziale francese Cnes e Arianespace.

Il lancio di Ariane, dopo un anno di fermo dei lanci, conferma il ritorno dell’Esa nell’ambito delle missioni spaziali soprattutto per quanto riguarda la messa a punto di nuove tecnologie e promette di far tornare l’Agenzia al centro della Space Economy.

La missione

La missione suddivisa in varie fasi ha visto il lanciatore Ariane 6 impegnato nella messa in orbita di 9 satelliti, rilasciati tutti senza alcun problema, grazie alla spinta propulsiva del motore Vinci.

Con la sua altezza fino a 66 metri, a seconda della configurazione (per questa missione denominato A62, con due booster laterali) e con un diametro di 5,4 metri, il lanciatore Ariane 6, uno dei più grandi in Europa si distingue per i ritrovati tecnologici di cui è dotato e che dovrebbero affermarsi come standard per le future missioni di lancio di satelliti (sempre più compatti e tecnologici) data la loro importanza per la società e la quotidianità.

Problema alla APU

Nonostante il successo della messa in orbita dei satelliti, non sono mancati alcuni problemi. Nel corso della fase di rientro nell’atmosfera terrestre, infatti, il motore Vinci del secondo stadio non ha funzionato rendendo impossibile ogni manovra di rientro, pertanto resterà nello spazio. Il guasto è avvenuto a circa due ore dall’inizio della missione.

Secondo quanto affermato dall’Esa, che non si è sbilanciata in merito a quanto accaduto, il problema coinvolge il sistema Auxiliary Power Unit (APU, unità di propulsione ad aria) che ha il compito di fornire la propulsione al secondo stadio e anche di pressurizzare i propellenti dello stadio prima dell’accensione del motore Vinci.

L’APU si è spenta pochi secondi dopo l’ultima fase di accensionedichiarano congiuntamente Esa, Arianespace, Arianegroup e Cnes, ipotizzando un guasto di tipo elettrico, sottolineando però che al momento non sono in possessi di molte informazione e che bisognerà attendere le analisi.

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