Auto elettriche, Stellantis punta su 30 nuovi modelli

Roma, 9 luglio 2024 – In un periodo storico in cui il mercato delle auto elettriche in Europa è in continuo sviluppo anche per ridurre le emissioni di CO2, e la Commissione europea applica dazi contro i brand cinesi che dominano la competizione grazie a prezzi competitivi, Stellantis annuncia che quest’anno metterà a disposizione degli utenti 30 nuovi modelli di vetture ibride e entro il 2026 ne debutteranno altri 6.

 

Come spiegato da Uwe Hochgeschurtz, Chief operating officer di Stellantis per l’Europa, il brand intende rinnovare il proprio impegno per migliorare le tecnologie in termini di performance ed efficienza «spingendo verso un futuro con emissioni ridotte grazie alla doppia frizione elettrificata (eDCT) e una migliore autonomia dei veicoli». Non solo, l’azienda punta anche a una maggiore accessibilità in termini economici per le vetture plug-in, elettriche e ibride.

Investimenti da 50 miliardi

La spinta verso il mercato dell’elettrico prevede degli investimenti da parte di Stellantis di circa 50 miliardi di euro in dieci anni, cifra che dovrebbe permettere all’azienda di raggiungere i traguardi fissati dal piano strategico Dare Forward 2030. Stellantis, che quest’anno ha registrato una crescita del 41% per quanto riguarda la vendita di modelli ibridi, prevede di aumentare le percentuali nei prossimi anni arrivando, entro il 2030, al 100% di vetture elettriche (BeV) in Europa e negli Usa il 50%.

Cala in Italia

Nonostante i dati di vendita in Europa, va male il dato italiano. Nel Belpaese infatti ha visto un notevole calo della produzione di vetture elettriche nel primo semestre di quest’anno, con un dato del -25,2%. Secondo quanto riportato dallo studio Fim-Cisl, le vetture prodotte entro fine anno saranno circa la metà rispetto allo scorso.

Fim, che ha chiesto un incontro a Palazzo Chigi con Stellantis, come confermato dal segretario Ferdinando Uliano «per definire tutti gli impegni necessari per garantire volumi, occupazione e prospettive», ritiene che sul dato negativo un ruolo importante lo abbia avuto il ritardo degli incentivi per le auto green iniziato solamente lo scorso mese.

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