Adiconsum: la stangata dei voli per le Isole

 

Roma, 8 luglio 2024 – Brutte notizie per i viaggiatori che anche quest’anno dovranno fronteggiare il caro voli in particolar modo per le tratte che riguardano le Isole maggiori: Sardegna e Sicilia. A segnalare l’incredibile impennata dei prezzi dei biglietti aerei è l’Adiconsum Sardegna tramite una ricerca che ha messo in luce la problematica sottolineando che in alcuni casi i voli per le Città principali dell’Isola superino i costi per raggiungere le mete più gettonate dagli italiani come la Spagna, la Grecia o l’Albania.

Il dato

Stando alla ricerca i prezzi per i voli nazionali diretti in Sicilia e Sardegna hanno infatti subito una maggiorazione media del 20% rispetto allo scorso anno, con cifre da capogiro che superano i 300 euro a persona a danno in particolar modo di chi vuole tornare a casa durante il periodo estivo e per i turisti. Un dato che segue l’analisi dell’Eurostat condotta a inizio anno e che si aggiunge all’impennata del 2023 quando si registrarono aumenti anche superiori al 30% per le tratte intra-europee. Inoltre Adiconsum segnala che l’andamento di questi picchi non interessano solo il periodo di ferragosto ma anche il successivo.

Vantaggi solo per chi viaggia scomodo

Per la Sicilia i prezzi dei voli risultano in trend più bassi, ma sempre con cifre importanti che si attestano a poco meno di 300 euro, con riduzioni sensibili per chi parte da Roma solo se si opta per gli orari più scomodi (tra i 58 e gli 86 euro se si parte a mezzanotte e si torna la mattina) senza ovviamente considerare gli extra (bagagli ecc).

Situazione analoga per chi intende raggiungere la Sardegna dove servono quasi 300 euro alle quali si aggiungono, come affermato da Giorgio Vargiu presidente di Adiconsum Sardegna, i rincari delle strutture ricettive e l’aumento del costo della vita. «L’isola è sempre più una destinazione riservata a pochi fortunati e ai ricchi» afferma.

Le cause dei rincari

Le cause principali per i rincari sono da ricercarsi nella crescente domanda anche in base all’offerta delle compagnie aeree. Preoccupano inoltre gli algoritmi che potrebbero gonfiare ulteriormente i prezzi, le cui maggiorazioni trovano poca giustificazione anche di fronte al calo del 7% del costo del carburante.

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