Parigi, 1 Luglio 2024 – Con il 32,2% di voti in favore, circa il doppio rispetto alle votazioni del 2022, Rassemblement National, partito di destra di Marine Le Pen presieduto da Jordan Bardella, vicino a Eric Ciotti, de I Repubblicani, vince al primo turno le legislative in Francia con un risultato senza precedenti. A sottolineare l’importanza di tali elezioni, fortemente volute dal presidente Emmanuel Macron dopo l’ascesa delle destre alle elezioni europee e lo scioglimento anticipato dell’Assemblea nazionale (dopo due anni dalla precedente elezione), l’aumento significativo dell’affluenza alle urne che ha registrato circa il 66,7% di presenze.
Atteso il secondo turno in programma per domenica 7 luglio al quale possono accedere tutti i candidati che hanno avuto almeno il 12,5% di preferenze, non solamente quindi quelli principali. Secondo il ministero dell’Interno, data l’enorme affluenza, sono previsti numerosi triangolari (ballottaggi a tre). Il primo turno ha visto scegliere 76 deputati su 577: 39 del partito di Le Pen; 32 del Nuovo Front Popolare (NFP) che fa parte dell’alleanza di sinistra con il Partito socialista di Olivier Faure, il Partito Comunista, il partito ecologista ecologista Europe Écologie-Les Verts di Sandrine Rousseau e La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon; e 2 di Macron.
Fallito il tentativo di porre un freno alle destre
Mentre il candidato Bardella promette di essere un primo ministro rispettoso della Costituzione e della carica del presidente della Repubblica, sottolineando però di non cedere a compromessi al servizio della Francia, i media locali, come Le Monde parlano della disfatta del progetto di Macron che con queste elezioni anticipate auspicava di porre un freno all’ascesa dei partiti di destra. “Il presidente si è scontrato con il rifiuto di gran parte dei francesi” affermano dal quotidiano. Le Pen invece parla di aver spazzato via il blocco marconista.
Macron: «Dati affluenza confermano l’importanza di questo voto»
Mentre da una parte il presidente Macron plaude ai dati sull’affluenza alle urne che testimoniano l’importanza di queste elezioni legislative anticipate e “la volontà di chiarire la situazione politica francese”, dall’altro sottolinea come per il secondo turno sia «giunto il momento di una più ampia manifestazione, chiaramente più democratica e repubblicana». Contestualmente è partita la corsa alle rinunce dei candidati di sinistra per favorire e portare avanti i nomi di coloro che potrebbero battere i partiti di destra, come Marie Guevenoux, ministra degli Esteri che rinuncerà al voto di domenica prossima.