NOAA: lanciato con successo il satellite GOES-U

 

 

Milano, 26 Giugno 2024 – È avvenuto con successo il lancio del nuovo satellite meteorologico del National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) denominato GOESU appartenente a una nuova generazione di satelliti (GOES-R) adibiti al monitoraggio e all’osservazione della Terra, trasportato in orbita dal razzo vettore Falcon Heavy della SpaceX società aerospaziale del magnate americano Elon Musk.

La missione

Partito intorno alle 23,26 (ora italiana) dal Kennedy Space Center nonostante le difficili condizioni meteorologiche avevano fatto pensare a un rinvio ipotetico della missione, il GOES-U è dotato di alcuni sistemi di ultimissima generazione come l’Advanced Baseline Image (ABI), un sofisticato sistema di telecamere in grado di osservare il nostro Pianeta sfruttando 16 bande spettrali che gli permetteranno di distinguere facilmente tutti gli elementi ripresi: dalle montagne agli alberi, alle nuvole, fumo ecc. Inoltre è dotato di sistemi per il monitoraggio del clima spaziale grazie a un sensore a raggi X per rilevare i raggi solari, un magnetometro per i rilievi nella magnetosfera e alcuni sensori adibiti all’analisi delle particelle che si trovano nell’orbita geostazionaria del GOES-U.

Lo studio dei fulmini

Oltre a montare per la prima volta un sistema per lo studio della corona solare per i rilievi delle espulsioni di massa coronale, GOES-U è dotato del Geostationary Lightning Mapper (GLM) un complessi strumento per la mappatura e l’analisi dei fulmini e della frequenza con cui si verificano. Tale strumento permetterà agli scienziati di comprendere meglio questo fenomeno atmosferico e, facilitarne le previsioni in modo da poter prevenire gli incendi da essi dovuti.

Il programma GOES-R

Il GOES-U fa parte di quattro satelliti appartenenti al programma Geostationary Operational Environmental Satellites R (GOES-R) utilizzati per effettuare con estrema precisione le previsioni meteorologiche grazie alle loro caratteristiche. Questi infatti offrono un monitoraggio continuo orbitando intorno alla Terra in un’orbita geosincrona (stessa velocità del nostro Pianeta) a una distanza di circa 35.800 km, posizione favorevole per avere una visione completa. Questa classe di satelliti venne messa in orbita per al prima volta dal NOAA nel 2016 con il lancio del GOES-16.

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