WikiLeaks: Julian Assange è libero

 

Londra, 25 Giugno 2024 – Dopo 5 anni di detenzione in un carcere di massima sicurezza e anni di continue battaglie legali (in attesa che la giustizia inglese decidesse se tenerlo recluso nel Regno Unito o consegnarlo alla giustizia americana) Julian Assange, attivista, giornalista, programmatore e cofondatore di WikiLeaks torna in libertà dopo aver raggiunto un accordo con la giustizia statunitense. Assange infatti ha accettato di dichiararsi colpevole per reati in materia di violazioni di materiale classificato americano, come spiegano anche dalla CNN, in modo da evitare la reclusione negli Usa (rischiava una condanna di quasi 175 anni) e tornare in Australia, suo Paese di origine. Atteso, nella giornata di domani nelle Isole Marianne Settentrionali, per affrontare un giudice come parte del patteggiamento che gli permetterà di tornare a casa.

Stella, moglie di Julian, affida al sua gioia a Facebook con cui ringrazia tutti coloro che si sono mobilitati per anni per poter giungere a questo traguardo, “Grazie, Julian è libero!” scrive.

“Questo è il risultato di una campagna globale che ha coinvolto organizzatori di base, attivisti per la libertà di stampa, legislatori e leader di tutto lo spettro politico, fino alle Nazioni Unitescrivono da WikiLeaks concludendo che finalmente “Assange dopo più di cinque anni in una cella di 2×3 metri, isolato 23 ore al giorno, presto si riunirà alla moglie e ai loro figli, che hanno conosciuto il padre solo da dietro le sbarre”.

Il motivo dell’arresto

La vicenda inizia nel 2010 proprio con WikiLeaks, organizzazione senza scopo di lucro fondata tra gli altri da Julian Assange. Questa, a cui lavorano esperti, giornalisti e attivisti, dopo aver verificato la veridicità dei fatti, pubblica documenti protetti classificati come segreti militari, di Stato e bancari, garantendo a chi li ha forniti, il totale anonimato grazie a un complesso codice criptato. Tra questi ad esempio “Afghanistan War Diary” 90mila documenti sull’impegno degli alleati in Afghanistan, o altre informazioni coperte da segreto in eventi come la guerra in Iraq. Dopo anni di asilo in Ecuador la polizia lo arresta nel 2019 nell’ambasciata ecuadoriana a Londra e trasferito nel carcere di massima sicurezza di Belmarsh con le accuse di spionaggio.

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