Mes, Salvini e Giorgetti sono contro

Bruxelles, 22 Giugno 2024 – Il vicepremier Matteo Salvini chiude la porta al Mes: «non serve all’Italia, è un’altra follia europea», non verrà «mai» ratificato, ha tuonato il leader della Lega. «Se lo approvino loro se vogliono, perché a noi non serve».

 

Per il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti «introdurre il tema della ratifica del Mes in questo momento», come accaduto giovedì a Lussemburgo tra i ministri dell’eurozona, è come «buttare un po’ di sale sulla ferita e quindi improprio». Il riferimento è in questo caso al trattamento riservato all’Italia nel confronto sul rinnovo dei vertici Ue. Ma più in generale «il Parlamento non è nelle condizioni di approvare» , ha affermato, e «non lo approva. A breve non è possibile, a lungo dipende se cambia».

Confronto

Dall’Ue arrivano le traiettorie previste dal nuovo patto di stabilità e si apre il confronto tra Roma e Bruxelles per arrivare al piano pluriennale di spesa, che sarà presentato in autunno alla Commissione, e approvato quindi a novembre. L’attesa per l’Italia è che l’aggiustamento fiscale richiesto si aggiri nell’ordine dello 0,6% annuo. Vale circa 12 miliardi, contati sul Pil dello scorso anno. La comunicazione della commissione (riservata) prevede dei valori:

  • un dato sull’aggiustamento fiscale chiesto a fronte di piani di rientro a 4 anni;
  • un dato sull’aggiustamento a sette anni (concessi a fronte di determinate riforme);
  • un’ipotesi sulla traiettoria della spesa netta a 4 e a 7 anni.

La trattativa, salvo chiarimenti o diverse interpretazioni sui valori assunti per il conteggio, sarà tutta sul piano di spesa netta da presentare entro il 20 settembre, che sarà poi approvato con il pacchetto di autunno del semestre europeo a novembre.

Ad arrivare sarà anche il responso della Commissione sull’entità della correzione del disavanzo pubblico chiesta all’Italia nell’ambito della procedura per deficit eccessivo, ma ogni attesa indica che il dato sarà una sostanziale conferma di quello odierno.

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