Napoli, 12 Giugno 2024 – Ennesimo colpo alla criminalità organizzata. Questa mattina è iniziata un’operazione da parte del nucleo investigativo dei Carabinieri di Napoli che ha portato all’arresto di 11 persone (coinvolte a vario titolo) ritenute vicine all’organizzazione di stampo mafioso nota come clan Contini che controllerebbe l’ospedale San Giovanni Bosco nel napoletano e che, insieme ad altri clan locali, farebbe parte come elemento di spicco, della così detta “Alleanza di Secondigliano” molto attiva nei quartieri tra Borgo San Antonio Abate, San Giovanniello, Rione Amicizia, Vasto-Arenaccia e Stadera- Poggioreale.
Investigazioni
Le indagini dell’operazione, giunta ai mandati di arresto per delega del procuratore della Repubblica distrettuale di Napoli e emessa dal Gip del Tribunale partenopeo su richiesta della direzione antimafia, è iniziata nel 2021 e secondo quanto sarebbe emerso, il clan Contini era impegnato nella gestione delle scelte economiche e strategiche dell’Alleanza e gestiva i rapporti con le altre organizzazioni criminali, portando così allo scoperto una struttura piramidale al cui vertice sembrerebbero essere i Contini; il controllo che questa organizzazione esercitava sull’ospedale del Capoluogo campano San Giovanni Bosco, struttura nei pressi dei territori controllati dal clan e anche delle intestazioni fittizie di attività di noleggio auto intestate a dei prestanome. Degli 11, 8 si trovano già in carcere per altri reati.
Non è la prima volta che l’ospedale San Giovanni Bosco si trova al centro di indagini per attività illegali, infatti già nel 2019 lei Carabinieri avevano avviato alcuni accertamenti che hanno poi portato alla luce alcune infiltrazioni di stampo mafioso in particolar modo nella gestione dei meccanismo interni alla struttura.
Maxi arresto a Salerno
Mentre a Napoli i carabinieri mettono a segno un duro colpo alle attività criminali, a Salerno Polizia e Carabinieri sono impegnati un’altra operazione che, disposta dal Tribunale salernitano, sempre questa mattina, ha portato al fermo di 23 persone indagate nell’area a nord dell’Agro nocerino per possesso di stupefacenti, rapine, detenzione di armi da fuoco e per attività di stampo mafioso.