Roma, 9 Giugno 2024 – «Dopo aver effettuato le consultazioni previste dall’articolo 12 della nostra Costituzione, ho deciso di restituirvi con il voto la scelta del nostro futuro parlamentare. Sciolgo quindi stasera l’Assemblea nazionale». Lo annuncia il presidente francese Emmanuel Macron in un discorso alla Nazione dopo i primi risultati delle elezioni europee che vedono la netta affermazione della destra guidata da Marine Le Pen. «Firmerò tra pochi istanti il decreto di convocazione delle elezioni legislative che si terranno il 30 giugno per il primo turno e il 7 luglio per il secondo», aggiunge Macron.
«Atto di fiducia» negli elettori
La decisione di sciogliere l’Assemblea nazionale e di tornare al voto è «grave, pesante, ma è soprattutto un atto di fiducia. Fiducia in voi, miei cari connazionali, nella capacità del popolo francese di fare la scelta più giusta per sé e per le generazioni future. Fiducia nella nostra democrazia». Lo dichiara il presidente francese nel discorso immediatamente dopo i primi risultati delle elezioni europee.
Francia ancora al centro dell’attenzione mondiale dopo i festeggiamenti per l’anniversario dello sbarco in Normandia e a poche settimane dai Giochi Olimpici e Paralimpici a Parigi. I risultati delle elezioni europee vedono la netta affermazione della destra guidata da Marine Le Pen: il Rassemblement National (Rn) primo partito in Francia, con più del doppio dei voti dell’alleanza che appoggia l’attuale presidente dopo la chiusura dei seggi d’Oltralpe.
Germania, Cdu avanti ma subito dopo Afd
I conservatori dell’alleanza Cdu/Csu prima forza e a seguire la destra di Alternative für Deutschland (Afd) davanti ai socialdemocratici della Spd, solo terza: queste le indicazioni emerse dagli exit poll dopo la chiusura delle urne in Germania per le europee alle 18. Stando a queste stime, diffuse dai media tedeschi, la Cdu/Csu è al 29,5-30 per cento. Afd avrebbe il 16-16,5 per cento, circa cinque punti in più rispetto alle europee del 2019, davanti anche alla Spd, data ora al 14, in calo rispetto a cinque anni fa. Meno voti anche per i Verdi, che dal 20% delle consultazioni del 2019 scenderebbero al 12-12,5 per cento.
Proiezioni a livello di tutta l’Ue per l’Europarlamento
Il Partito popolare europeo (Ppe) al 25,83 per cento con 186 seggi, Socialisti e democratici (S&D) al 18,47% con 133, Renew all’11,39 con 82 deputati. Queste i primi gruppi politici nel nuovo Parlamento europeo, stando alle ultime proiezioni. A seguire ci sono i Conservatori e riformisti (Ecr), con il 9,72% e 70 seggi. Poi Identità e democrazia (Id) con 8,33 e 60 mandati e i Verdi/Alleanza libera europea con il 7,36% e 53 seggi. Infine la Sinistra, con il 5 per cento, corrispondente a 36 deputati.
In Belgio sconfitta e dimissioni del premier
Anche in Belgio (Stato che ospita una buona parte delle Istituzioni europee), così come in Francia, si andrà forse a nuove elezioni nazionali per via del risultato delle europee. Qui le urne per la prima volta sono state aperte ai sedicenni, e si è votato non solo per il Pe ma anche per le elezioni federali e regionali. Successo della destra fiamminga, mentre si dimette il primo ministro liberale Alexander De Croo, ammettendo la sconfitta del suo partito Liberali e Democratici (Open Vld). Ma è comunque prassi in Belgio che dopo le elezioni il premier si dimetta e resti ad interim così che il Re possa creare un nuovo Governo.