Corea del Nord lancia altri 330 palloncini al Sud

Roma, 10 Giugno 2024 – Prosegue la guerra dei palloncini tra la Corea Nord e la Corea del Sud iniziata lo scorso mese, quando sui cieli di Seul sono comparsi centinaia di palloncini che trasportavano immondizia e escrementi.

 

Domenica infatti la Corea del Nord è tornata a rispondere con circa 330 palloncini contenenti rifiuti, plastica e, “nessun materiale tossico” come confermato dallo Stato Maggiore di Seul, e riportato dall’agenzia di stampa Yonhap promettendo di vendicarsi nel caso in cui fosse continuata la guerra psicologica ingaggiata dal Sud. Kim Yo Jong, portavoce del Governo nordcoreano e sorella di Kim Jong Un, ha dichiarato che «il Sud subirà un’amara umiliazione raccogliendo costantemente rifiuti cartacei e che questo sarà un compito quotidiano» promettendo una rappresaglia del Nord. Cauti gli analisti che avvertono sul pericolo di una escalation che potrebbe passare dai palloncini agli armamenti. Questione condivisa anche da Cheong Song-chang, direttore della strategia per la penisola coreana presso l’Istituto Sejong che afferma in una intervista per l’AFP come sia probabile che ripresa dei messaggi degli altoparlanti porti a un conflitto armato.

Le motivazioni

Stando a quanto riferito dai media di Pyongyang i palloncini pieni di immondizia costituirebbero, come per la prima volta, una risposta alle iniziative messe in atto dai dissidenti nordcoreani in Corea del Sud che avrebbero propagandato al Nord non solo alimenti (come alcuni cereali di provenienza americana ma di facile reperimento anche a Seul) e medicinali vietati, ma addirittura materiale contro Kim Jong Un. Lungo il confine infatti gli altoparlanti avrebbero trasmesso materiale propagandistico contro Jong Un e i Fighters for Free North Korea, gruppo di attivisti guidati dal dissidente nordcoreano Park Sang-hak avrebbero lanciato contro Pyongyang dollari americani, volantini e palloncini contenenti chiavette Usb con brani k-pop e serie k-drama.

L’obiettivo di Seul

Con queste strategie lo scopo di Seul è quello di inviare messaggi ai cittadini e ai militari della Corea del Nord, sottolineando, come spiegano dalla presidenza della Corea del Sud, che la responsabilità di quanto sta accadendo è esclusivamente da attribuirsi a Pyongyang.

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