New York, 6 Giugno 2024 – La corsa ai ritrovati più performanti nel campo dell’intelligenza artificiale e sulle Big Tech, che vi investono svariati miliardi, ha fatto scattare da parte dell’Antitrust americano la richiesta di una approfondita analisi per verificare che le maggiori aziende tecnologiche non monopolizzino il mercato creando numerosi ostacoli per la competitività.
Le autorità di regolamentazione temono che il settore nascente dell’AI sia “al limite massimo della concorrenza, non al limite minimo – pertanto – devono agire con urgenza per garantire che le aziende tecnologiche già dominanti non controllino il mercato”.
Anche Microsoft nel mirino
Intervistato dal Financial Times in merito all’indagine dell’Antitrust, l’assistente procuratore generale americano Jonathan Kanter, noto per aver già condotto delle azioni contro giganti tecnologici quali Apple e Google, ha dichiarato che «a volte l’intervento più significativo è quello in tempo reale» sottolineando come in questa maniera si possa essere meno invasivi. Mentre la Federal Trade Commission ha nel mirino Microsoft per verificare se abbia sfruttato i recenti accordi con delle startup per sfuggire a una revisione governativa antitrust della transazione, Kanter è impegnato nell’analizzare il panorama AI a partire dai dati utilizzati per l’addestramento dell’intelligenza artificiale fino ai fornitori di servizi cloud.
Bruxelles contro le Big Tech
A guardare con sospetto le grandi aziende leader nel settore della tecnologia non sono solamente gli Usa, anche Bruxelles di recente ha avviato tramite l’Antitrust alcune indagini che coinvolgono Apple, Microsoft e alcuni social di Meta e X. Mentre lo scorso mese sia Facebook che Instagram sono finiti al centro di una inchiesta per probabili violazioni delle normative europee in merito ai contenuti sulla sicurezza per i minori, Microsoft finisce nel mirino di Bruxelles per l’accordo miliardario concluso con il software ChatGPT di OpenAI (il cui amministratore delegato Sam Altman sarà ospite all’Italian Tech Week di Torino il prossimo settembre) che potrebbe concentrare nelle mani del colosso “potere tecnologico” e per aver integrato l’app di messaggistica Teams, in Office.