Autovelox, arriva la stretta del Governo

 

Milano, 27 Maggio 2024 – Sarà legge già da domani, dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il nuovo decreto Autovelox, fortemente voluto dal vice premier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, i cui provvedimenti entreranno effettivamente in vigore dal 12 giugno. Benché, almeno per il momento non sembra si tocchino le norme legate all’omologazione degli autovelox, questione posta in evidenza da una recente sentenza della Cassazione di Treviso che ritiene valide esclusivamente le sanzioni inflitte con sistemi omologati, la stretta riguarderà tre punti in particolare: limiti, autorizzazioni e segnaletica stradale.

Cosa prevede

Intervenuto alla Camera dei deputati, è lo stesso Salvini a spiegare i punti cardine del nuovo decreto, evidenziando in primis che i comuni avranno meno autonomia sulla dislocazione degli autovelox, che infatti dovranno dimostrare la pericolosità del tratto stradale in cui si intende piazzare i dispositivi per rilevare le infrazioni e a quel punto la decisione spetterà al prefetto che dopo una valutazione del numero degli incidenti, della gravità e delle cause, tenendo soprattutto conto delle velocità, procederà ad approvarne il collocamento o meno. Questione valida anche per gli autovelox mobili. Unica eccezione nel caso di autostrade o strade extraurbane.

Entra in gioco anche la distanza tra i dispositivi per contrastare le multe in serie. Il decreto infatti stabilisce che dovranno essere rispettate le distanze minime tra un autovelox e l’altro a seconda della tipologia di strada in cui saranno collocati: 3 chilometri per le extraurbane, 1 chilometro per le strade secondarie. Fatta poi eccezione per le strade in cui il limite è di 20 km/h e in Città sotto i 50km/h. Per potersi adeguare alle nuove regole comunque i Comuni avranno 12 mesi a disposizione e le multe disposte nel frattempo saranno comunque valide.

Ulteriori cambiamenti

Cambiano inoltre le misurazioni dei limiti di velocità “parametrata a quella prevista dal codice per ciascuna tipologia di strada” mentre nelle extraurbane “i dispositivi possono essere utilizzati solo per riduzione della velocità non superiore a 20 km/h rispetto al limite ordinario”. Grosse novità anche per quanto riguarda la segnaletica stradale: i cartelli segnalatori dovranno essere posizionati nelle strade al di fuori dei centri urbani, almeno un chilometro prima del dispositivo di rilevamento, mentre nei centri urbani dovranno trovarsi a 200 metri nelle strade a scorrimento, mentre per le altre a 75 metri.

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