Ucraina, raid a Kharkiv almeno 14 morti

Milano, 26 Maggio 2024 – Sale a 14 il numero delle persone uccise nell’attacco russo a Kharkiv che ha colpito un grande negozio di prodotti per l’edilizia. Ad annunciarlo il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv, Oleg Synegubov, su Telegram.

 

La Russia, inoltre, ha rivendicato la conquista di un altro villaggio nell’Ucraina orientale, continuando la sua lenta avanzata in questo settore del fronte dove si svolge la maggior parte dei combattimenti nonostante un’altra offensiva russa sia in corso nel nord-est. “Le unità del gruppo militare occidentale hanno liberato la Città di Berestové in seguito al successo delle operazioni di combattimento”, ha affermato il ministero della Difesa russo. La località è al confine tra le Regioni di Kharkiv e Lugansk. Inoltre, il gruppo “Ovest” ha sconfitto la 77ª brigata aeromobile delle Forze armate ucraine nell’area di Stelmakhovka. L’esercito ucraino, secondo Mosca, ha avuto 285 tra morti e feriti. Ieri Mosca aveva rivendicato la cattura del villaggio di Arkhangelské, sempre a est.

Armi occidentali in Ucraina

«Non esiste un segretario Nato o una Nazione che decide la linea per tutte le altre». Lo afferma in un’intervista alla Stampa il ministro della Difesa, Guido Crosetto, commentando l’invito del segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, a porre fine al divieto di usare armi per colpire obiettivi militari in Russia. Il «non esiste», ha dichiarato Crosetto, «vale anche per Macron, quando ha detto “Manderemo i nostri soldati in Ucraina”».

«Noi non vogliamo che siano utilizzate le armi inviate dall’Italia al di là dei confini dell’Ucraina, controlliamo l’utilizzo di tutto il materiale militare. Quindi, voglio ribadire che noi non siamo in guerra con la Russia, non manderemo neanche i nostri soldati a combattere in territorio ucraino. Siamo però per difendere il diritto all’indipendenza del Paese», ha affermato a Bari il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se le parole del segretario generale della Nato, Jens Stoltenber, rischiano di innescare un’esclatation. «Una sconfitta dell’Ucraina» – ha aggiunto – «significherebbe rendere più difficile la pace, invece una situazione di stallo comporterebbe un inizio di confronto tra Putin e Zelensky per poi arrivare alla pace. Il nostro obiettivo è la pace, fermo restando il diritto dell’Ucraina ad essere un Paese libero e democratico che non può vedere invaso il proprio territorio dall’esercito di un altro Paese».

La risposta dalla Russia

La Polonia deve capire che un attacco americano contro obiettivi russi significherebbe l’inizio di una guerra mondiale“. È il nuovo monito lanciato dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev sui social, in risposta alle parole del ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, che in un’intervista al Guardian ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno minacciato Mosca di “annientare” il contingente russo in Ucraina se Mosca userà sul campo l’arma nucleare.

“Innanzitutto, gli yankee non hanno ancora detto nulla del genere, perché sono più cauti dei polacchi. In secondo luogo, un attacco americano ai nostri obiettivi significherebbe l’inizio di una guerra mondiale, e qualsiasi ministro degli Esteri, anche di un Paese come la Polonia, deve capirlo”, ha avvertito Medvedev. “In terzo luogo, dato che un altro polacco, il presidente Duda, ha recentemente annunciato il suo desiderio di schierare armi nucleari tattiche in Polonia, Varsavia non rimarrà in disparte e riceverà sicuramente la sua quota di ceneri radioattive“.

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