Auto: mercato in crescita del 12%

Milano, 22 Maggio 2024 – Il mercato delle auto in Europa sta macinando numeri importanti, con una crescita che si attesta al 12% ad aprile, con circa 1.080.913 automobili immatricolate. Nei primi mesi dell’anno invece le immatricolazioni sono state 4.476.369, con un + 6,5% rispetto alle 4.201.904 unità del periodo compreso tra gennaio e aprile dello scorso anno. A riferirlo lo studio condotto dall’ACEA (European Automobile Manufacturers’ Association) che sottolinea come solamente in Unione europea hanno raggiunto le 913.995 unità, aumentando così del 13,7%. Reso possibile in particolar modo dai mercati principali quali Spagna, Germania, Francia e Italia con una crescita rispettivamente del 23,1%, 19,8%, 10,9% e 7,7%. L’andamento positivo inoltre tiene in considerazione i due giorni lavorativi in più del mese di aprile 2024.

 

Le alimentazioni

Parlando poi delle varie alimentazioni delle auto, lo studio di Acea mostra che per le automobili a benzina le vendite (ad aprile) sono aumentate del 7,3% soprattutto in Italia, Spagna, Francia e Germania, mentre il mercato del diesel resta stabile al 13%. Per quanto riguarda invece le ibride e plug-in, che nello stesso mese rappresentavano il 6,8% del mercato automobilistico totale, i dati crescono del 3,7%. Invece in alcuni Paesi, come il Belgio, si attesta un calo significativo di immatricolazioni di circa il 17,6%. Cresce la Germania, con un + 28,4% mentre resta stabile la Francia con -0,1%. Aumentano del 14,4% le immatricolazioni nell’area Ue + Efta + Uk delle vetture elettriche.

Csp: “Crisi del mercato non superata”

Mentre dal Centro Studi Promotor spiegano che i due giorni in più di aprile hanno giocato un ruolo importante e il presidente Gian Primo Quagliano sottolinea l’evidenza della necessità di mettere mano al dossier sulla transizione energetica da parte della futura governance dell’Unione europea, il Csp ha voluto precisare, tramite una nota che nonostante le cifre in aumento la crisi del mercato dell’auto in Europa occidentale, “iniziata con la pandemia e proseguita con la carenza dei componenti di produzione delle auto, con il conseguente aumento dell’inflazione e gli effetti della transizione energetica che ha determinato una carenza di offerta sul mercato, in particolare delle vetture più accessibili alla massa dei potenziali acquirenti italiani, non è ancora superata”.

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