Viterbo, 22 Maggio 2024 – Duro colpo per la criminalità organizzata turca. Alle prime luci di oggi, una task force della Dda composta da agenti della polizia italiana e dell’Interpol hanno arrestato Baris Boyun, boss della mafia turca e uno dei più ricercati da Ankara, già fermato nel 2022 a Rimini dalle forze dell’ordine a seguito di un mandato di cattura internazionale emesso dal Governo della Turchia per omicidio, lesioni, possesso di armi, associazione a delinquere e minacce, accuse più volte rigettata sostenendo di essere un rifugiato politico di origine curda.
Il provvedimento di cattura disposto dal gip milanese Roberto Crepaldi e coordinato dal pm Bruna Albertini e dal procuratore Marcello Viola, ha visto la partecipazione di numerose agenti delle forze dell’ordine e ha interessato anche altre 19 persone, tra Italia, Svizzera, Turchia e Germania accusate dalla procura di Milano di banda armata con finalità di terrorismo, omicidio e attentato terroristico. Tra gli arrestati anche alcuni italiani: Antonio Buondonno, legale difensore di Boyun insieme al codifensore Matteo Murgo* e Giorgio Meschini un residente del viterbese.
L’indagine
Le indagini che hanno portato alla cattura del boss, sono iniziate lo scorso ottobre in seguito al fermo di tre persone dirette in Svizzera. Queste trovate in possesso di materiale di propaganda, armi e munizioni si sono rivelate, in seguito agli accertamenti degli investigatori, membri dell’organizzazione criminale di Baris Boyun: dovevano infatti scortare lui e la compagna a bordo di un’altra vettura. Polizia di Stato, Interpol e polizia turca, la KOM grazie a intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti e scambi di informazioni, hanno potuto colpire la criminalità organizzata turca scoprendo un vaso di Pandora dal quale è emerso che Boyun, nonostante stesse scontando i domiciliari con tanto di braccialetto elettronico a Crotone, continuava indisturbato a dirigere le operazioni criminali della sua folta rete in tutta Europa, come l’immigrazione illegale, omicidi e il coordinamento di attentati terroristici.
La richiesta di estradizione
Sulla figura di Baris Boyun si era interessato anche il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan che, in occasione di una visita istituzionale del premier italiana Giorgia Meloni, ne chiese l’estradizione. Richiesta negata poi sia dalla Corte di Cassazione che dalla Corte d’Appello di Bologna.
*Richiesta di rettifica urgente
Bologna, venerdì 29 Maggio 2024 – «Buongiorno, nell’articolo del 22 maggio 2024 in ordine “Arrestato Baris Boyun, boss mafia turca” ha erroneamente inserito il mio nominativo tra le 18 persone arrestate.