Medio Oriente, Gallant contrario a un Governo militare a Gaza

Roma, 16 Maggio 2024 – «All’operazione militare nella striscia di Gaza deve seguire un’azione politica chiara, il “dopo Hamas” può essere raggiunto solo con entità palestinesi che prendano il controllo di Gaza, con attori internazionali e l’istituzione di un Governo alternativo al posto di Hamas» così il ministro della Difesa di Israele Yoav Gallant in merito al futuro di Gaza. Inoltre sostiene con forza di essere contrario all’istituzione di un Governo militare poiché sarebbe una scelta sbagliata e grave per lo Stato di Israele sia in termini di sicurezza che di strategia.

 

Pensiero condiviso anche dagli Usa dove un funzionario dell’amministrazione Biden ha spiegato che le preoccupazioni di Gallant sono condivisibili poiché «Israele non ha sviluppato alcun piano per tenere e governare il territorio che le truppe ripuliscono, consentendo così ad Hamas di rigenerarsi in quelle aree. Questa è una preoccupazione perché il nostro obiettivo è vedere Hamas sconfitto». Yair Lapid, leader dell’opposizione accusa l’esecutivo di Benjamin Netanyahu di non essere in grado di vincere la guerra: “Il Governo ha perso il controllo” scrive su X.

Chieste le dimissioni

Mentre l’Idf, come riferiscono i media regionali, hanno schierato nella notte nuove truppe per avanzare su Rafah in concomitanza con una riunione di Gabinetto fissata per oggi in cui si potrebbe approvare l’allargamento dell’offensiva militare nella Città più a sud di Gaza, Iamar BenGvir e Shlomo Karhi, rispettivamente ministri della Sicurezza nazionale e delle Comunicazioni hanno chiesto le dimissioni di Yoav Gallant a seguito delle sue affermazioni. «Deve essere sostituito affinché Israele raggiunga il suo obiettivo» affermano.

Le proteste pro Palestina

Contestualmente, proseguono le proteste contro il conflitto tra Israele e Palestina. Mentre a Parigi dei vandali hanno dipinto delle mani rosse sul Muro dei Giusti tra le Nazioni”, monumento all’esterno del Museo dell’Olocausto, in California la Sonoma State University annuncia il boicottaggio accademico di Israele in seguito a un accordo raggiunto con gli studenti. A Roma, allievi pro Palestina della Sapienza hanno espresso vicinanza in seguito all’aggressione avvenuta nella notte ai danni di Gabriele Rubini, alias Chef Rubio, da parte di alcuni “ebrei sionisti” che lo hanno atteso fuori casa. Come si legge nel comunicato: “sono gli stessi che hanno manifestato sotto la bandiera dello Stato terrorista e assassino israeliano lo scorso 25 aprile che impunemente hanno lanciato petardi, barattoli, insulti e minacce di stupro contro chi, manifestava per la liberazione della Palestina”.

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