Rafah, colpito un veicolo dell’Onu

Roma, 13 Maggio 2024 – Report palestinesi hanno riferito di un veicolo dell’Onu colpito da una sparatoria vicino il valico di Rafah a sud di Gaza. Al Jazeera, citando fonti locali di Gaza, ha affermato che un membro del personale straniero dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) dell’Onu e un autista palestinese sono rimasti feriti mentre si trovavano a bordo di un veicolo dell’Unrwa, durante un bombardamento israeliano. Le equipe mediche hanno trasportato i due allo European Hospital di Gaza. Le riprese video ottenute dall’emittente basata in Qatar hanno mostrato un finestrino posteriore destro dell’auto danneggiato da schegge. Le autorità locali e le agenzie di sicurezza stanno indagando sull’accaduto, cercando di capire le motivazioni dietro l’attacco e di identificare i responsabili. Il veicolo colpito era parte di un convoglio che si stava dirigendo verso Gaza per consegnare aiuti essenziali, inclusi cibo, medicinali e forniture di emergenza.

 

L’attacco ha scosso la comunità internazionale sollevando preoccupazioni immediate sulla sicurezza delle operazioni umanitarie nella Regione. Il valico di Rafah è noto per essere un punto nevralgico per il transito di aiuti e personale tra l’Egitto e la Striscia di Gaza, rendendolo un luogo di grande importanza strategica e umanitaria.

Unrwa: circa 360.000 persone fuggite da Rafah in una settimana

Secondo la principale agenzia di soccorso delle Nazioni Unite a Gaza (Unrwa), circa 360.000 persone sono fuggite da Rafah, la scorsa settimana. I palestinesi, secondo quanto spiegato, starebbero uscendo da questa località al confine con l’Egitto, a seguito delle richieste di evacuazione avanzate da Israele, in vista di una grande offensiva di terra.  “Nel frattempo, nel nord di Gaza, i bombardamenti e altri ordini di evacuazione hanno creato ulteriori sfollamenti e paura per migliaia di famiglie. Non c’è nessun posto dove andare. Non c’è sicurezza senza un cessate il fuoco”, ha reso noto l’Unrwa su X. Philippe Lazzarini, commissario generale dell’agenzia, aveva avvertito nelle scorse ore che la maggior parte delle persone nella Striscia di Gaza si è già spostata in media una volta al mese per evitare i bombardamenti israeliani. «Le affermazioni su “zone sicure” sono false e fuorvianti. Nessun posto è sicuro a Gaza. Punto», ha affermato Lazzarini.

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